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Farmaci e dieta mediterranea contro il cancro al seno
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Farmaci e dieta mediterranea contro il cancro al seno
www.infosalute.info
Negli ultimi sei anni l’incidenza del tumore al seno è cresciuta del 13 per cento ma grazie alla diagnosi precoce e alle terapie innovative aumentano anche le prospettive di guarigione e sopravvivenza, che a 5 anni può arrivare fino al 98 per cento. L’altra buona notizia è che le pazienti beneficiano di una qualità di vita sempre migliore, anche grazie alle terapie di ultima generazione come quelle che si basano su sofisticatissime piattaforme tecnologiche e sfruttano innovativi meccanismi d’azione. Una di queste è nabTM paclitaxel, la prima nano-chemioterapia target per le pazienti con carcinoma mammario avanzato, che utilizza l'albumina come carrier naturale, trasporta il principio attivo direttamente all'interno delle cellule tumorali, aumentando la sopravvivenza globale rispetto alla chemioterapia classica e diminuendo sensibilmente gli effetti collaterali. Come spiega Paolo Marchetti, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica presso l’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea di Roma, “nabTM paclitaxel sfrutta un meccanismo altamente innovativo di chemioterapia target ed è in grado di migliorare significativamente sia l’efficacia sia la tollerabilità nelle pazienti che ricevono la terapia. La tecnologia che sta alla base di nabTM paclitaxel consente la veicolazione di alte concentrazioni del farmaco all'interno della massa tumorale, senza che tale aumento comprometta la qualità di vita delle pazienti. ll complesso nabTM paclitaxel, comparato a paclitaxel disciolto in solvente, ha dimostrato di essere più efficace nel prolungamento del tempo di vita, sia rispetto alla progressione della malattia sia in termini di sopravvivenza globale”. Coniugare efficacia delle terapie e qualità della vita è la nuova sfida in questa fase della lotta al tumore al seno, specie per le donne che si trovano in una fase avanzata del tumore e alle quali le terapie puntano ad offrire non solo "anni per vivere" ma "anni da vivere". E la qualità di vita può essere ulteriormente migliorata attraverso la dieta, con la scelta di alimenti considerati veri e propri alleati delle terapie. Alcuni cibi, come frutta e verdure ricche di vitamina A, oltre a prevenire i tumori, riducono il rischio di ricadute nelle pazienti operate e limitano gli effetti collaterali delle terapie.
Su queste premesse si consolida la “buona” alleanza tra oncologia e tradizione gastronomica italiana: medici e chef hanno messo a punto un modello alimentare che applica i principi della dieta mediterranea alle esigenze delle pazienti in terapia, le cui basi saranno illustrate alle pazienti attraverso corsi di cucina promossi nell’ambito del progetto Il gusto della Vita, campagna itinerante che ha come obiettivo aiutare le donne colpite da tumore al seno che affrontano le terapie, invitandole a riscoprire l’importanza di prendersi cura di se stesse, anche attraverso la buona cucina. Una star dei fornelli, lo chef Alessandro Circiello, uno dei più apprezzati cuochi italiani dell’ultima generazione, presenterà le ricette e preparerà i piatti in diretta, mentre oncologi e nutrizionisti spiegheranno i principi di una sana alimentazione, suggerendo gli alimenti raccomandati per le donne in terapia e ritenuti efficaci nella prevenzione dei tumori. Il gusto della Vita è anche il titolo del ricettario messo a punto dallo chef con 30 ricette pensate per aiutare le donne con tumore al seno e approvate dagli specialisti. “Le nuove terapie antitumorali offrono una maggiore capacità di controllo della malattia, mentre lo sviluppo di terapie di supporto più evolute e la possibilità di scegliere trattamenti più o meno aggressivi a seconda delle fasi della malattia contribuiscono al miglioramento della qualità della vita”, afferma Enrico Cortesi, Professore associato di Oncologia, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia B dell’Azienda Policlinico Umberto I di Roma. “Ma un ausilio altrettanto importante è costituito dal supporto non farmacologico come ad esempio la dieta: la scelta degli alimenti è fondamentale per la qualità di vita delle donne che affrontano la chemioterapia. Alcuni alimenti possono contrastare gli effetti collaterali delle terapie ed evitare così l'assunzione di altri farmaci con il rischio di andare incontro a ulteriori effetti collaterali”. Frutti rossi come ribes e more, cavoli, broccoli, verza, rucola, ravanello, sedano di rapa e pomodori sono alcuni degli alimenti maggiormente raccomandati grazie alla loro capacità di contrastare i radicali liberi. Come spiega Maurizio Muscaritoli, Professore Associato di Medicina Interna e Direttore della Unità Operativa di Coordinamento delle Attività di Nutrizione Clinica dell’Azienda Policlinico Umberto I di Roma, “il cibo gioca un ruolo fondamentale nel recupero della salute proprio nei momenti in cui meno si desidera mangiare, come spesso succede durante le terapie oncologiche. Allo stesso tempo, però, la dieta deve essere gradevole e appetitosa, per contrastare l’avversione al cibo che si può avvertire durante le terapie. Una corretta alimentazione è necessaria anche per contrastare l’aumento di peso cui vanno incontro molte pazienti dopo le cure e che rappresenta un fattore di rischio per le recidive: durante la chemioterapia si possono guadagnare anche 10 chili. Da qui la necessità di affiancare alla dieta anche una costante attività fisica”. La campagna Il gusto della Vita è promossa dalle Associazioni pazienti che operano sul territorio nazionale: ALTS di Napoli, Arlenika di Palermo, Il Seno di Poi Onlus di Bologna, La Melagrana Onlus di Reggio Emilia, Salute Donna Onlus di Milano. E con IncontraDonna onlus Il gusto della Vita partirà da Roma, il prossimo 8 ottobre alle ore 17.00 all’Hotel Bernini Bristol. “Il gusto della Vita. Trovo straordinarie queste parole: esprimono positività, inducono al volersi bene, al prendersi cura di se stesse” – dichiara Adriana Bonifacino, Presidente IncontraDonna onlus – “la campagna Il gusto della Vita incentrata sulla buona alimentazione, è l’invito ad iniziare a riappropriarsi della propria vita, a comprendere che siamo quello che mangiamo e che possono esserci mille modi per poter gratificare il gusto a tavola”. Per le donne che affrontano la fase più difficile della loro battaglia contro il tumore al seno, l’attenzione alla qualità della vita è un principio fondamentale: l’aggiustamento personalizzato della dose, tempi brevi d’infusione ed effetti collaterali mitigati sono vantaggi significativi per una paziente con tumore in stato avanzato, spesso costretta a fronteggiare non solo la patologia, ma anche la pesantezza delle terapie e i loro eventuali effetti. Grazie al costante impegno nella ricerca che caratterizza l’operato di Celgene e ai suoi risultati, le pazienti possono oggi contare su terapie sempre più efficaci e rispettose del loro delicato equilibrio e delle loro esigenze. “Celgene fa tesoro delle esperienze del passato di ognuno per realizzare il sogno di tutti: occuparsi con passione di una grande causa realizzando il maggior beneficio possibile per la collettività, i pazienti e le loro famiglie, i medici, tutti i professionisti e i decisori che lavorano per migliorare ogni giorno la salute delle persone in tutto il mondo” – afferma Stefano Portolano, Amministratore Delegato di Celgene Italia – “questo è un obiettivo straordinariamente ambizioso, considerata la complessità nella quale operiamo”. Con un impatto contenuto degli effetti collaterali, durante la chemioterapia la paziente ha la possibilità di mantenere e riscoprire “il gusto della vita”, disponendo di tempo da dedicare ai piccoli piaceri quotidiani. Ma dedicarsi alla preparazione di buone ricette presenta anche un altro vantaggio: è un’attività ricreativa che alleggerisce lo stress psicologico.
Negli ultimi sei anni l’incidenza del tumore al seno è cresciuta del 13 per cento ma grazie alla diagnosi precoce e alle terapie innovative aumentano anche le prospettive di guarigione e sopravvivenza, che a 5 anni può arrivare fino al 98 per cento. L’altra buona notizia è che le pazienti beneficiano di una qualità di vita sempre migliore, anche grazie alle terapie di ultima generazione come quelle che si basano su sofisticatissime piattaforme tecnologiche e sfruttano innovativi meccanismi d’azione. Una di queste è nabTM paclitaxel, la prima nano-chemioterapia target per le pazienti con carcinoma mammario avanzato, che utilizza l'albumina come carrier naturale, trasporta il principio attivo direttamente all'interno delle cellule tumorali, aumentando la sopravvivenza globale rispetto alla chemioterapia classica e diminuendo sensibilmente gli effetti collaterali. Come spiega Paolo Marchetti, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica presso l’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea di Roma, “nabTM paclitaxel sfrutta un meccanismo altamente innovativo di chemioterapia target ed è in grado di migliorare significativamente sia l’efficacia sia la tollerabilità nelle pazienti che ricevono la terapia. La tecnologia che sta alla base di nabTM paclitaxel consente la veicolazione di alte concentrazioni del farmaco all'interno della massa tumorale, senza che tale aumento comprometta la qualità di vita delle pazienti. ll complesso nabTM paclitaxel, comparato a paclitaxel disciolto in solvente, ha dimostrato di essere più efficace nel prolungamento del tempo di vita, sia rispetto alla progressione della malattia sia in termini di sopravvivenza globale”. Coniugare efficacia delle terapie e qualità della vita è la nuova sfida in questa fase della lotta al tumore al seno, specie per le donne che si trovano in una fase avanzata del tumore e alle quali le terapie puntano ad offrire non solo "anni per vivere" ma "anni da vivere". E la qualità di vita può essere ulteriormente migliorata attraverso la dieta, con la scelta di alimenti considerati veri e propri alleati delle terapie. Alcuni cibi, come frutta e verdure ricche di vitamina A, oltre a prevenire i tumori, riducono il rischio di ricadute nelle pazienti operate e limitano gli effetti collaterali delle terapie.
Su queste premesse si consolida la “buona” alleanza tra oncologia e tradizione gastronomica italiana: medici e chef hanno messo a punto un modello alimentare che applica i principi della dieta mediterranea alle esigenze delle pazienti in terapia, le cui basi saranno illustrate alle pazienti attraverso corsi di cucina promossi nell’ambito del progetto Il gusto della Vita, campagna itinerante che ha come obiettivo aiutare le donne colpite da tumore al seno che affrontano le terapie, invitandole a riscoprire l’importanza di prendersi cura di se stesse, anche attraverso la buona cucina. Una star dei fornelli, lo chef Alessandro Circiello, uno dei più apprezzati cuochi italiani dell’ultima generazione, presenterà le ricette e preparerà i piatti in diretta, mentre oncologi e nutrizionisti spiegheranno i principi di una sana alimentazione, suggerendo gli alimenti raccomandati per le donne in terapia e ritenuti efficaci nella prevenzione dei tumori. Il gusto della Vita è anche il titolo del ricettario messo a punto dallo chef con 30 ricette pensate per aiutare le donne con tumore al seno e approvate dagli specialisti. “Le nuove terapie antitumorali offrono una maggiore capacità di controllo della malattia, mentre lo sviluppo di terapie di supporto più evolute e la possibilità di scegliere trattamenti più o meno aggressivi a seconda delle fasi della malattia contribuiscono al miglioramento della qualità della vita”, afferma Enrico Cortesi, Professore associato di Oncologia, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia B dell’Azienda Policlinico Umberto I di Roma. “Ma un ausilio altrettanto importante è costituito dal supporto non farmacologico come ad esempio la dieta: la scelta degli alimenti è fondamentale per la qualità di vita delle donne che affrontano la chemioterapia. Alcuni alimenti possono contrastare gli effetti collaterali delle terapie ed evitare così l'assunzione di altri farmaci con il rischio di andare incontro a ulteriori effetti collaterali”. Frutti rossi come ribes e more, cavoli, broccoli, verza, rucola, ravanello, sedano di rapa e pomodori sono alcuni degli alimenti maggiormente raccomandati grazie alla loro capacità di contrastare i radicali liberi. Come spiega Maurizio Muscaritoli, Professore Associato di Medicina Interna e Direttore della Unità Operativa di Coordinamento delle Attività di Nutrizione Clinica dell’Azienda Policlinico Umberto I di Roma, “il cibo gioca un ruolo fondamentale nel recupero della salute proprio nei momenti in cui meno si desidera mangiare, come spesso succede durante le terapie oncologiche. Allo stesso tempo, però, la dieta deve essere gradevole e appetitosa, per contrastare l’avversione al cibo che si può avvertire durante le terapie. Una corretta alimentazione è necessaria anche per contrastare l’aumento di peso cui vanno incontro molte pazienti dopo le cure e che rappresenta un fattore di rischio per le recidive: durante la chemioterapia si possono guadagnare anche 10 chili. Da qui la necessità di affiancare alla dieta anche una costante attività fisica”. La campagna Il gusto della Vita è promossa dalle Associazioni pazienti che operano sul territorio nazionale: ALTS di Napoli, Arlenika di Palermo, Il Seno di Poi Onlus di Bologna, La Melagrana Onlus di Reggio Emilia, Salute Donna Onlus di Milano. E con IncontraDonna onlus Il gusto della Vita partirà da Roma, il prossimo 8 ottobre alle ore 17.00 all’Hotel Bernini Bristol. “Il gusto della Vita. Trovo straordinarie queste parole: esprimono positività, inducono al volersi bene, al prendersi cura di se stesse” – dichiara Adriana Bonifacino, Presidente IncontraDonna onlus – “la campagna Il gusto della Vita incentrata sulla buona alimentazione, è l’invito ad iniziare a riappropriarsi della propria vita, a comprendere che siamo quello che mangiamo e che possono esserci mille modi per poter gratificare il gusto a tavola”. Per le donne che affrontano la fase più difficile della loro battaglia contro il tumore al seno, l’attenzione alla qualità della vita è un principio fondamentale: l’aggiustamento personalizzato della dose, tempi brevi d’infusione ed effetti collaterali mitigati sono vantaggi significativi per una paziente con tumore in stato avanzato, spesso costretta a fronteggiare non solo la patologia, ma anche la pesantezza delle terapie e i loro eventuali effetti. Grazie al costante impegno nella ricerca che caratterizza l’operato di Celgene e ai suoi risultati, le pazienti possono oggi contare su terapie sempre più efficaci e rispettose del loro delicato equilibrio e delle loro esigenze. “Celgene fa tesoro delle esperienze del passato di ognuno per realizzare il sogno di tutti: occuparsi con passione di una grande causa realizzando il maggior beneficio possibile per la collettività, i pazienti e le loro famiglie, i medici, tutti i professionisti e i decisori che lavorano per migliorare ogni giorno la salute delle persone in tutto il mondo” – afferma Stefano Portolano, Amministratore Delegato di Celgene Italia – “questo è un obiettivo straordinariamente ambizioso, considerata la complessità nella quale operiamo”. Con un impatto contenuto degli effetti collaterali, durante la chemioterapia la paziente ha la possibilità di mantenere e riscoprire “il gusto della vita”, disponendo di tempo da dedicare ai piccoli piaceri quotidiani. Ma dedicarsi alla preparazione di buone ricette presenta anche un altro vantaggio: è un’attività ricreativa che alleggerisce lo stress psicologico.
MartaRinaldi- Principiante
- Messaggi : 75
Data d'iscrizione : 08.07.11
Re: Farmaci e dieta mediterranea contro il cancro al seno
sono assolutamente d'accordo|
MartaRinaldi- Principiante
- Messaggi : 75
Data d'iscrizione : 08.07.11
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