Sclerosi multipla, tra cellule staminali e CCSVI

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Tra le tante informazioni e continue ricerche mondiali in atto per tentare di trovare una cura e capire le possibilità riguardanti le terapie che possono guarire la sclerosi multipla, va citato un maxi test mondiale che partirà dal 2012 e vedrà l'Italia in pole position. Questo avanzato studio, il primo in tutto il mondo nel suo genere e di fase II, interessa proprio i pazienti affetti da sclerosi multipla e sui quali verrà testata una terapia incentrata sull'utilizzo di alcune particolari cellule staminali. Queste ultime sono le mesenchimali, ovvero quelle contenute all'interno del midollo osseo. Lo studio è stato coordinato e diretto dal professor Antonio Uccelli, esperto responsabile del Centro sclerosi al Dipartimento di neuroscienze dell'Universita' di Genova, in collaborazione con il Canada; il progetto riguardante la maxi-ricerca, che coinvolgerà un enorme numero di centri dislocati in tutto il mondo, è stato presentato ad Amsterdam in concomitanza con il Congresso dei comitati europei e statunitensi per la ricerca e il trattamento della sclerosi multipla tutt'ora in svolgimento. La necessità di trovare delle informazioni e delle risposte ad alcuni quesiti che tutt'ora affliggono gli studiosi si fa sentire prepotentemente, sopratutto dopo le nuove informazioni che giungono dal mondo della ricerca. Sembra, infatti, confutata la teoria del medico ferrarese Paolo Zamboni sul legame diretto tra sclerosi multipla e insufficienza venosa cronica cerebrospinale, lasciando quindi poche speranze anche ad una risoluzione tramite un'operazione di angioplastica. Quest'ultimo studio, presentato anch'esso al Congresso di Amsterdam sulla sclerosi multipla, ha coinvolto all'incirca duemila persone, tra cui figuravano malati di sclerosi multipla, individui sani e pazienti afflitti da patologie neurologiche. I risultati sembrano parlare chiaro: solamente per il 10% del campione fin'ora esaminato, infatti, è stata confermata la frequenza di ccsvi, eliminando l'ipotesi che essa rappresenti una delle cause che provocano la comparsa della sclerosi multipla. La comunità scientifica internazionale, nel frattempo, attenderà i risultati provenienti dal totale del campione e da alcune ricerche italiane per confermare cause ed effetti legati all'avvento della sclerosi multipla.