Antiossidanti naturali

Gli antiossidanti sono sostanze in grado di neutralizzare i radicali liberi i quali, ricordiamo, sono atomi o molecole che mancano di un elettrone e quindi risultano instabili, andando a cercare l'elettrone mancante in altre molecole. Questo processo causa danni a livello corporeo (basta pensare che il DNA possiede elettroni che se sottratti lo rendono instabile) e invecchiamento nonché morte cellulare prematura.
Per questo è importante assumere il giusto quantitativo giornaliero di antiossidanti che tramite la dieta e l'integrazione si possono trovare in verdura e frutta.

Resveratrolo, vitamina E, vitamina C, antocianine, superossido dismutali, catalasi, glutatione perossidasi, selenio, zinco, conezima Q10, flavonoidi, acido lipoico sono alcuni nei componenti che troviamo nei cibi utili a combattere i radicali liberi.
Papaya, te verde, melograno, uva, frutti di bosco, pompelmo, patate, kiwi, aloe vera, carote, acerola, rosa canina, rhodiola sono invece il serbatoio degli elementi che ci consentono di combattere efficacemente i radicali liberi.
5 porzioni al giorno di frutta e verdura (eventualmente integrate con prodotti contenenti antiossidanti) sono sufficienti per mantenere alto il poter anti radicali liberi del corpo permettendoci di rimanere in salute.

ho letto che lo stress, anche quello derivante dagli sforzi intensi, aumenta notevolmente il numero di radicali liberi nel corpo e che quindi agli sportivi è consigliato assumere tanti antiossidanti...

Sì: ad esempio dopo una corsa (attività aerobica) ma anche allenamento fisico intenso (anaerobico) c'è un'elevatissima concentrazione di radicali liberi nel corpo e gli antiossidanti sono sempre consigliati (in primis ovviamente quelli da fonti naturali come frutta e verdura e poi se questi non sono sufficienti si possono aggiungere integratori).
Come recita un curioso pensiero chimico: ad ogni respiro che facciamo invecchiamo perchè l'ossigeno che inspiriamo ci ossida ma se non respirassimo andremmo a creare danni ancora più gravi.

da parte mia tantissima frutta e un pò di verdura, ma non ne vado particolarmente pazzo, ma tanto thè verde, non quello in bottoglietta strazuccherato, quello infuso con la bustina!!

Fai molto bene.
Il tè verde poi è considerato uno dei migliori e più potenti antiossidanti presenti in natura

Aggiungo questo (a cui è stato dedicato un tread apposito):

Guava - Psidium guajava L.

Generalità
La Guava (Psidium guajava L.), originaria dell'America Centrale, e' molto coltivata nei Paesi Tropicali, sia a livello familiare che industriale. Nel bacino del Mediterraneo, pur essendoci le condizioni favorevoli per la coltivazione, e' presente solo sporadicamente.
Appartiene alla Famiglia delle Mirtaceae. Arbusto sempreverde con foglie pubescenti nella pagina inferiore, ha fiori ermafroditi, autoincompatibili, bianchi, vistosi, portati sui rami di un anno, solitari o riuniti in piccoli gruppi. Da frutti di forma variabile (sferica, ellittica, piriforme), di colore giallo o verde-giallo, lisci o rugosi, con polpa bianca o bianco-gialla o rosa o rossa, dolce, agrodolce o acida, con numerosi semi, piccoli e bianchi.
Rustica, resiste a temperature fino a 0°C. In caso di basse temperature perde tutte o parte delle foglie. Predilige terreni leggeri, anche se puo' vivere anche su quelli pesanti, purche' ben drenati. Il pH deve essere netro (con ph alcalino manifesta clorosi ferriche).
Altra specie è lo Psidium cattleianum che presenta foglie lisce, lucide e appuntite, frutti piccoli e numerosi, ed è più rustico di Psidium guajava.

Viene in genere propagata per seme ma anche per via agamica (pollone radicato, talea, innesto, margotta). Le piante cosi' ottenute vengono messe a dimora con sesti di m 4-5 x 5-6 e possono avere una durata di 15-20 anni. La potatura e' molto limitata sia negli anni di formazione che in produzione.
La concimazione e' di circa 100-200 grammi/pianta di azoto e 50-100 grammi di fosforo e potassio. Necessita di irrigazione nelle zone subtropicali. La maturazione dei frutti e' scalare sia sulla pianta che tra piante diverse (in Sicilia va dalla fine di ottobre fino a meta' dicembre).
Produzioni
I frutti possono essere consumati sia allo stato fresco che trasformati in succhi, nettari, confetture. La produzione ad ettaro varia dai 150 ai 200 quintali.
Avversità
In Italia le piante coltivate non presentano particolari problemi. Nei luoghi di origine sono soggette a diversi parassiti, ma controllabili.