Le alzate frontali

Quando si parla di alzate frontali si pensa subito all'allenamento dei deltoidi frontali. In realtà non è così, infatti durante l'esecuzione di questo esercizio i deltoidi frontali vengono reclutati in maniera simile a quanto vengono reclutati quelli laterali, non è un esercizio di isolamento.
Probabilmente un isolamento maggiore del deltoide frontale su questo esercizio si otterrebbe eseguendolo in maniera tale che i manubri rimangano perpendicolari al terreno e non paralleli come di solito si usa fare (in pratica il palmo delle mano nella posizione superiore deve guardare non il pavimento ma di lato verso l'interno).

Senza dubbio, però a mio avviso l'esercizio migliore per questo capo del deltoide rimane il lento con bilanciere che è un esercizio di potenza in cui il deltoide frontale è fortemente sollecitato.

Vedo anche alcuni che lo fanno anche con impugnatura inversa, cioè con i palmi delle mani che guardano il soffitto. Cosa cambia?

In quel modo isoli ancora meglio il deltoide frontale, inoltre si coinvolge anche il fascio clavicolare del pettorale.
L'unico inconveniente è che il tendine del bicipite è a mio avviso posto sotto eccessiva tensione. Se ad esempio provi quell'esercizio con un carico che non sia bassissimo senti subito che ti tira in corrispondenza della piega del braccio tra avambraccio e braccio e secondo me questo è poco salutare (è un pò come la panca scott fatta tenendo la schiena troppo indietro rispetto alle braccia: l'infortunio al bicipite è dietro l'angolo)

Cpito, grazie