parliamo un pò di storia ma anche di un problema che esiste anche oggi

allora se abbiamo studiato bene la storia sappiamo che c'è stata la colonizzazione dei paesi dell'africa ma anche dell'america (sò che saràun pò lungo il discorso ma è una cosa che mi chiedo da un pò di giorni) poi grazie a delle lotte violente sono riusciti ad avere l'indipendenza però le persone di colore ancora oggi sono discriminate ad es ai tempi martin luther king è successo quel fatto hce la signora di colore è stata arrestata per non aver dato il posto alle persone bianche sul bus riservato ai bianchi poic'è stato il blocco dela popolazione nera delle strade in cui riescono ad avere alcuni diritti poi c'è l'esempio di malcom x che ho studiato un pò anche non essendoci come argomento nel mio libro di storia in modo decente ho voluto approfondire un pò e ho scoperto che diceva di usare anche la lotta armata per avere rispettati i diritti umani ma questi sono i più popolari ce ne sono molti a favore della parità dei diritti tra le diverse etnie poi c'è kennedy questi grandi personaggi furono assassinati. iomi chiedo ora perchè si aveva paura a dare pari diritti anche alla popolazione nera?

Non è che si aveva paura dei neri, è che li si vedeva come razza inferiore (proveniente dalle colonie, quindi a loro avviso rozza, incapace di avere posti di prestigio o di potere, probabilmente anche meno intelligenti dei bianchi) e forse può darsi che gli americani temessero anche che un'eventuale salita al potere di qualche persona di colore potesse dare il via ad una diminuzione di privilegi della popolazione autoctona (americana).
E poi tra le altre cose si ha sempre paura che se su 100 dai 50 agli estranei chi ci rimette sei tu.

Ti faccio un esempio attuale: in Italia ci sono un sacco di stranieri e, a parte le somarate dei politici (quali il rimandarli indietro con un assegno di accompagno o dargli case e viveri gratis) se questi vengono da noi e sono in regola e vogliono costruirsi una vita qua dovranno comprare casa, trovare lavoro, comprare e consumare risorse, ecc...
Ora un esempio classico è il lavoro: se ci sono 100 posti disponibili e 300 persone a fare domanda di lavoro è ovvio che 200 di loro devono rimanere fuori. Se tra questi 300 ce ne sono 80 stranieri e di questi 80 sono in 30 a trovare lavoro succede che quei 30 italiani (autoctoni) che sono rimasti fuori si sono visti soffiare il posto da persone estranee al Paese. Siccome i problemi ci sono sempre (o non c'è lavoro per tutti, o non ci sono risorse per tutti, o le tasse sono troppo alte e quelli non in regola riescono a non pagarle senza farsi scoprire, ecc...) è ovvio che se uno vede passarsi avanti da uno straniero che non è del Paese si chiede come mai il proprio Paese invece che tutelare i propri cittadini nativi va ad elargire risorse a gente che viene da altri Paesi. Questo genera conflitti di razza abbastanza ovvi e logici.

beh ma lo straniero si accontenta anche di un salario più basso quindi per lavori dove non serve una specializzazione scelgono proprio gli stranieri.

Proprio perchè gli costano meno spesso scelgono lo straniero che sottopagano piuttosto che l'autoctono che chiede una cifra appropriata.

In Svezia in periodo di crisi hanno abbassato le tasse sul lavoro e l'iva e questo ha prodotto non so quante centinaia di nuove assunzioni nel giro di pochi giorni.
Pensando ipoteticamente di fare la stessa cosa in Italia alcuni hanno detto che da noi probabilmente i datori di lavoro invece che assumere altri lavoratori si sarebbero tenuti i loro senza assumerne altri per pagare ancora meno tasse e meno stipendi.
Il problema è che finchè si ragiona con "assumo chi mi costa di meno" poi per forza crei delle discriminazioni perchè se i cinesi (li cito perchè famosi) si possono fare anche 12-14 ore di lavoro ad un costo più basso di un lavoratore che lavora 8 ore (anche se in questo caso il cinese non sarebbe assunto in regola, quindi altri soldi rubati allo Stato) chi ci rimette è il lavoratore italiano che si vede soffiare il posto da stranieri che vengono da noi e portano via lavoro a chi in quel Paese ci è nato, ci vive ed ha deciso di costruirsi un futuro ed una famiglia.

Esatto.. Il fatto è che questi stranieri sono piú facili da sfruttare! La colpa non è solo loro che se ne approfittano e vengono tutti qua ma anche dello stato.. Poi questa cosa che paganomeno tasse e altre cose perchè sono stranieri non mi va tanto a genio.. Loro sono pieni di privilegi mentre gli italiani sono svantaggiati.. Se togli agli italiani per dare agli stranieri è abbastanza ovvio che nasce dell "odio" tra i due.. comunque tornando al tuo discorso secondo me e come dice conan..

Infatti uno Stato giusto e leale prima dovrebbe pensare ai propri cittadini, poi, al massimo se rimane qualcosa di extra darlo agli stranieri.
Da noi alla fine dei conti sono proprio gli italiani che vengono più discriminati (tasse, ispezioni fiscali, peso economico sulle famiglie)

Già.. lo metto chiaro e tondo, secondo me non ci sono solo extracomunitari cattivi, ce ne sono anche di buoni come non ci sono solo italiani bravi.. in passato c'era una mentalità anche un po' diversa, pensavano che i neri fossero proprio inferiori ai bianchi e questo non è vero. Magari loro hanno virtù che noi non abbiamo (e viceversa) ma sicuramente nessuno è inferiore all'altro!! Al giorno d'oggi queste mentalità chiusa e, anche ignoranti, sono molto di meno ma abbastanza consistenti.. putroppo se ci sono più stranieri in un paese, e ne arrivano altri, è normale che il tasso di criminalità sale e a quel punto si incolpano loro.. ma, lo ripeto non sono tutti cattivi.. secondo me ci vorrebbero più controlli!

I tassi di criminalità aumentano... non è colpa degli stranieri è ce quando la legge non punisce il crimine ed il criminale ovviamente quelli che si fanno meno scrupoli sono spinti a rubare o commettere crimini.
Altra cosa: il tasso di criminalità è proporzionale allo stato di benessere. Se la popolazione è scontenta e costretta a sopravvivere invece che vivere è ovvio che aumenta il degrado e la criminalità. Alla base ci deve sempre essere una politica ed un'economia volta al popolo, non al guadagno del singolo (che è sempre la stessa persona).
Abbiamo politici al potere che sono indagati, se la criminalità arriva anche ai massimi livelli governativi come possiamo pensare di sconfiggerla ai livelli più bassi della piramide sociale?

Infatti, ne parliamo spesso a scuola. Arriviamo sempre alla stessa conclusione: è da riorganizzare l'intero sistema italiano. La colpa è si dei politici in gran parte, perchè mirano ai loro interessi piuttosto che a quelli dello stato che governano (che a parere mio, se sei a capo di uno stato potente ricco e fiorente automaticamente sei più potente tu stesso, si può dire che in Italia succede l'esatto contrario ma senza risultati ,ovviamente, positivi), ma anche di gran parte dei cittadini.. ci sono molte persone che truffano lo stato! non dobbiamo dimenticarci di quelle persone che, con false pensioni di invalidità e altro, hanno rubato milioni e milioni! quei soldi li stiamo rimettendo noi nelle casse dello stato.. ma qui non si tratta solo di soldi.. le persone al giorno d'oggi sono più egoiste (come se non lo fossero già in passato).. ma ci stiamo divulgando un po' troppo

Anche io sono dell'idea che vada cambiata anche la mentalità globale: dall'accaparrarsi più soldi possibile all'avere il giusto.
Se diminuissero le tasse sul commercio probabilmente i prezzi non subirebbero una diminuzione proporzionale, perchè la gente punta solo ad arricchirsi ed ogni scusa è buona. Così però non si migliora un Paese e l'economia.

A me succede spesso di fermarmi a pensare: come sarà in futuro? le cose peggioreranno di continuo o ci sarà qualche miglioramento? è un discorso che mi spaventa un po' perchè la "società del futuro" sarà quella in cui dovrò vivere io..

E' un gran problema. Le nuove generazioni non hanno nulla di sicuro, nessuna garanzia

eh no ,ho fatto un esame oggi -_-

Illuminaci