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Allarme allergie: in crescita entro il 2025
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Allarme allergie: in crescita entro il 2025
www.infosalute.info
Tra i disagi più comuni legati sopratutto al passare delle stagioni vanno citate le allergie. Esse coinvolgono sopratutto l'apparato respiratorio, precludendo a volte le normali funzionalità dell'organismo; a soffrirne sono all'incirca quindici milioni di persone, rendendo le allergie la quarta malattia di tipo cronico più diffusa in Italia. Le allergie, ormai, non compaiono solamente in concomitanza con alcuni periodi stagionali, come per esempio la primavera: sono sempre più diffuse, infatti, le cosiddette “allergie perenni”, ovvero quelle che coinvolgono gli allergeni occupazionali e da contatto, gli acari della polvere e gli allergeni di insetti o altri animali. Il futuro che riguarda tutti coloro che soffrono delle varie allergie è sempre meno confortante. A lanciare l'allarme è infatti l'EAACI, l'European Academy of Allergy and Clinical Immunology, le cui stime prevedono un incremento esponenziale del numero di ammalati entro il 2025. I numeri parlano chiaro: i sintomi allergici colpiranno circa il 50% degli italiani e la fascia più colpita sarà quella dei bambini, determinando nel complesso un'incidenza sulla qualità della vita e sull'aumento dei costi dei sistemi sanitari. Proprio questi ultimi non sarebbero pronti ad affrontare quella che si è pronunciata come un'epidemia anticipata. Ad affermarlo è Floriano Bonifazi, direttore del Dipartimento di malattie immmuno-allergiche e respiratorie dell’Azienda Ospedaliera di Ancona e Presidente onorario dell'AAITO. Solamente otto regioni italiane, infatti, tra cui spiccano Piemonte, Val d'Aosta, Lombardia, la provincia autonoma di Bolzano, Toscana, Marche, Puglia e Calabria hanno previsto all'interno del piano sanitario della Regione un contributo in merito alla politica sanitaria che riguarda questa malattia cronica. La stima è che per più della metà degli italiani (quasi il 55%) non è prevista quella serie di azioni specifiche che può aiutare a sconfiggere o a diminuire il disagio causato dall'allergia, sopratutto per l'insufficienza numerica di specialisti disponibili per un determinato numero di abitanti.
Tra i disagi più comuni legati sopratutto al passare delle stagioni vanno citate le allergie. Esse coinvolgono sopratutto l'apparato respiratorio, precludendo a volte le normali funzionalità dell'organismo; a soffrirne sono all'incirca quindici milioni di persone, rendendo le allergie la quarta malattia di tipo cronico più diffusa in Italia. Le allergie, ormai, non compaiono solamente in concomitanza con alcuni periodi stagionali, come per esempio la primavera: sono sempre più diffuse, infatti, le cosiddette “allergie perenni”, ovvero quelle che coinvolgono gli allergeni occupazionali e da contatto, gli acari della polvere e gli allergeni di insetti o altri animali. Il futuro che riguarda tutti coloro che soffrono delle varie allergie è sempre meno confortante. A lanciare l'allarme è infatti l'EAACI, l'European Academy of Allergy and Clinical Immunology, le cui stime prevedono un incremento esponenziale del numero di ammalati entro il 2025. I numeri parlano chiaro: i sintomi allergici colpiranno circa il 50% degli italiani e la fascia più colpita sarà quella dei bambini, determinando nel complesso un'incidenza sulla qualità della vita e sull'aumento dei costi dei sistemi sanitari. Proprio questi ultimi non sarebbero pronti ad affrontare quella che si è pronunciata come un'epidemia anticipata. Ad affermarlo è Floriano Bonifazi, direttore del Dipartimento di malattie immmuno-allergiche e respiratorie dell’Azienda Ospedaliera di Ancona e Presidente onorario dell'AAITO. Solamente otto regioni italiane, infatti, tra cui spiccano Piemonte, Val d'Aosta, Lombardia, la provincia autonoma di Bolzano, Toscana, Marche, Puglia e Calabria hanno previsto all'interno del piano sanitario della Regione un contributo in merito alla politica sanitaria che riguarda questa malattia cronica. La stima è che per più della metà degli italiani (quasi il 55%) non è prevista quella serie di azioni specifiche che può aiutare a sconfiggere o a diminuire il disagio causato dall'allergia, sopratutto per l'insufficienza numerica di specialisti disponibili per un determinato numero di abitanti.
MartaRinaldi- Principiante
- Messaggi : 75
Data d'iscrizione : 08.07.11
Re: Allarme allergie: in crescita entro il 2025
Bisognerebbe fare il punto sul perchè c'è un aumento così elevato dell'aumento di allergie nella popolazione. Sono state fatte diverse ipotesi (sempre sullo stile di vita, alimentazione, difese immunitarie,ecc...) e bisognerebbe prendere in considerazione le più reali per poter prevenire la futura situazione prospettata
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