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Via il glutine via la pancia? Dire no all'estremismo dietetico
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Via il glutine via la pancia? Dire no all'estremismo dietetico
Appena lanciato, il libro del dottor William Davies, cardiologo Statunitense che lavora a Milwaukee, nel Wisconsin, ha raggiunto le vette delle classifiche di vendita.
La sua teoria è che il frumento, ed il glutine che contiene, sono i colpevoli della grave epidemia di obesità che affligge il mondo occidentale in genere e gli USA in particolare.
Il titolo del suo libro "Wheat Belly" (tradotto "Il pancione da frumento") esprime esattamente questo concetto: secondo l'autore, per dimagrire definitivamente e risolvere così il problema dell'obesità, è necessario eliminare radicalmente dalla propria alimentazione tutto ciò che riguarda il frumento e il glutine. Per sempre...
Ovvio che per noi che siamo paladini del recupero della tolleranza alimentare, questo atteggiamento appare eccessivo ed estremista. Sappiamo che ogni bambino crea e raggiunge la tolleranza verso gli alimenti attraverso semplici cambi di comportamento alimentare, in modo molto simile allo svezzamento infantile. Quindi, se esiste una reazione al frumento, questa può essere rieducata e guarita, senza obbligare le persone a scelte alimentari difficili e spesso pericolose.
Il tema del confronto con i cereali da parte di esseri umani che per quasi un milione di anni (dal paleolitico a circa 15.000 anni fa) non ne hanno potuto mangiare, è un tema che si affronta a livello scientifico internazionale da molti anni. Tutti noi umani viventi oggi proveniamo da una genetica di "Cacciatori e Raccoglitori" (Hunters and Gatherers) che ha avuto reazioni importanti dall'utilizzo di cereali sempre più raffinati e sicuramente non adatti come substrato alimentare primario.
Importante ad esempio il lavoro di Cancello R. e Clément K. "Is obesity an inflammatory illness? Role of low-grade inflammation and macrophage infiltration in human white adipose tissue" (BJOG 2006;113:1141-1147). In una popolazione ostetrica e ginecologica come quella descritta dagli autori, l'incidenza di obesità e di patologie correlate all'uso di cereali, alla resistenza insulinica e all'eccesso di carboidrati è molto ne descritta.
Il tessuto adiposo accumula particolari cellule (chiamate macrofagi) che producono sostanze infiammatorie che continuano a ripetere un circolo vizioso che genera ingrassamento, ulteriore infiammazione e così via. In questo tipo di reazione sono coinvolto BAFF , IL6 e TNF, citochine che ben conosciamo come responsabili dell'infiammazione da cibo e quindi dell'ingrassamento. Allora è vero che per dimagrire si devono eliminare la farina di frumento e il glutine?
Innanzitutto è necessario dire che una delle considerazioni fatte dal dottor Davies è sensata e documentata. Il Frumento, e il Glutine sono infatti tra le cause più importanti di infiammazione da cibo e intolleranza alimentare. Questo è un tema che Eurosalus dibatte da molto tempo, avendo descritto l'esistenza di una reazione al glutine non celiaca ancora nel 2005, almeno 6 anni prima che venisse definita in modo preciso la Gluten Sensitivity (intolleranza al glutine non celiaca).
Ed è assolutamente vero che l'infiammazione da cibo, indotta dalla reazione ad alcuni alimenti, può faciltare l'ingrassamento provocando una resistenza insulinica. È cioè accertato che chi mangia cibi verso cui si sia creata una reazione (il vecchio concetto delle intolleranze alimentari) può aumentare la trasformazione degli zuccheri e dei carboidrati assunti col cibo in grasso anziché in energia.
In realtà le dichiarazioni del dottor Davies sono state affrontate e in gran parte criticate nell'evoluto blog scientifico di Melissa McEwen, in modo molto pacato e gentile, ma fermo e risoluto. Condividiamo le opinioni della giornalista, lei stessa proveniente da esperienze di guarigione facilitate da importanti cambi alimentari, ma aperta ad un dialogo scientifico e alla lettura di fatti e non alla proposizione "urlata" di teorie.
Fortunatamente il sistema immunitario è in grado di adattarsi, riuscendo a riconoscere i segnali di allarme che il corpo gli invia. Noi andiamo a studiare individualmente l'infiammazione da cibo attraverso RecallerProgram, e spesso troviamo il frumento come uno dei responsabili dell'infiammazione. Molti nostri pazienti seguono delle indicazioni nutrizionali di recupero della tolleranza alimentare e affiancano scelte alimentari di stimolo del metabolismo che portano a dimagrire correttamente, perdendo cioè massa grassa e aumentando la massa muscolare.
La "pancia da farina" è quindi in parte una realtà, ma gli strumenti che abbiamo per difenderci sono quelli di cui si è dotato l'organismo umano nei millenni, cioè la capacità di adattamento del sistema immunitario. Rispettando la reazione immunologica e controllando l'infiammazione si può stare bene, mantenere la forma e godere contemporaneamente del piacere dei cereali usandoli con equilibrio e varietà nella nostra alimentazione.
Fonti: http://eurosalus.com/alimentazione-sport/glutine-pancia-dieta-usa-grasso-frumento
La sua teoria è che il frumento, ed il glutine che contiene, sono i colpevoli della grave epidemia di obesità che affligge il mondo occidentale in genere e gli USA in particolare.
Il titolo del suo libro "Wheat Belly" (tradotto "Il pancione da frumento") esprime esattamente questo concetto: secondo l'autore, per dimagrire definitivamente e risolvere così il problema dell'obesità, è necessario eliminare radicalmente dalla propria alimentazione tutto ciò che riguarda il frumento e il glutine. Per sempre...
Ovvio che per noi che siamo paladini del recupero della tolleranza alimentare, questo atteggiamento appare eccessivo ed estremista. Sappiamo che ogni bambino crea e raggiunge la tolleranza verso gli alimenti attraverso semplici cambi di comportamento alimentare, in modo molto simile allo svezzamento infantile. Quindi, se esiste una reazione al frumento, questa può essere rieducata e guarita, senza obbligare le persone a scelte alimentari difficili e spesso pericolose.
Il tema del confronto con i cereali da parte di esseri umani che per quasi un milione di anni (dal paleolitico a circa 15.000 anni fa) non ne hanno potuto mangiare, è un tema che si affronta a livello scientifico internazionale da molti anni. Tutti noi umani viventi oggi proveniamo da una genetica di "Cacciatori e Raccoglitori" (Hunters and Gatherers) che ha avuto reazioni importanti dall'utilizzo di cereali sempre più raffinati e sicuramente non adatti come substrato alimentare primario.
Importante ad esempio il lavoro di Cancello R. e Clément K. "Is obesity an inflammatory illness? Role of low-grade inflammation and macrophage infiltration in human white adipose tissue" (BJOG 2006;113:1141-1147). In una popolazione ostetrica e ginecologica come quella descritta dagli autori, l'incidenza di obesità e di patologie correlate all'uso di cereali, alla resistenza insulinica e all'eccesso di carboidrati è molto ne descritta.
Il tessuto adiposo accumula particolari cellule (chiamate macrofagi) che producono sostanze infiammatorie che continuano a ripetere un circolo vizioso che genera ingrassamento, ulteriore infiammazione e così via. In questo tipo di reazione sono coinvolto BAFF , IL6 e TNF, citochine che ben conosciamo come responsabili dell'infiammazione da cibo e quindi dell'ingrassamento. Allora è vero che per dimagrire si devono eliminare la farina di frumento e il glutine?
Innanzitutto è necessario dire che una delle considerazioni fatte dal dottor Davies è sensata e documentata. Il Frumento, e il Glutine sono infatti tra le cause più importanti di infiammazione da cibo e intolleranza alimentare. Questo è un tema che Eurosalus dibatte da molto tempo, avendo descritto l'esistenza di una reazione al glutine non celiaca ancora nel 2005, almeno 6 anni prima che venisse definita in modo preciso la Gluten Sensitivity (intolleranza al glutine non celiaca).
Ed è assolutamente vero che l'infiammazione da cibo, indotta dalla reazione ad alcuni alimenti, può faciltare l'ingrassamento provocando una resistenza insulinica. È cioè accertato che chi mangia cibi verso cui si sia creata una reazione (il vecchio concetto delle intolleranze alimentari) può aumentare la trasformazione degli zuccheri e dei carboidrati assunti col cibo in grasso anziché in energia.
In realtà le dichiarazioni del dottor Davies sono state affrontate e in gran parte criticate nell'evoluto blog scientifico di Melissa McEwen, in modo molto pacato e gentile, ma fermo e risoluto. Condividiamo le opinioni della giornalista, lei stessa proveniente da esperienze di guarigione facilitate da importanti cambi alimentari, ma aperta ad un dialogo scientifico e alla lettura di fatti e non alla proposizione "urlata" di teorie.
Fortunatamente il sistema immunitario è in grado di adattarsi, riuscendo a riconoscere i segnali di allarme che il corpo gli invia. Noi andiamo a studiare individualmente l'infiammazione da cibo attraverso RecallerProgram, e spesso troviamo il frumento come uno dei responsabili dell'infiammazione. Molti nostri pazienti seguono delle indicazioni nutrizionali di recupero della tolleranza alimentare e affiancano scelte alimentari di stimolo del metabolismo che portano a dimagrire correttamente, perdendo cioè massa grassa e aumentando la massa muscolare.
La "pancia da farina" è quindi in parte una realtà, ma gli strumenti che abbiamo per difenderci sono quelli di cui si è dotato l'organismo umano nei millenni, cioè la capacità di adattamento del sistema immunitario. Rispettando la reazione immunologica e controllando l'infiammazione si può stare bene, mantenere la forma e godere contemporaneamente del piacere dei cereali usandoli con equilibrio e varietà nella nostra alimentazione.
Fonti: http://eurosalus.com/alimentazione-sport/glutine-pancia-dieta-usa-grasso-frumento
kurosaki-san- Esperto
- Messaggi : 1662
Data d'iscrizione : 27.04.12
Età : 30
Località : Karakura Town
Re: Via il glutine via la pancia? Dire no all'estremismo dietetico
Anche lo squilibrio tra omega-3 ed omega-6 crea reazioni infiammatorie pericolose, così come l'eccesso proteico o di alcuni cibi.
In realtà a parte gli individui che sono intolleranti al glutine gli altri lo possono mangiare tranquillamente, non c'è bisogno di eliminarlo, semplicemente basta assumerne quantità adeguate alle nostre esigenze.
In realtà a parte gli individui che sono intolleranti al glutine gli altri lo possono mangiare tranquillamente, non c'è bisogno di eliminarlo, semplicemente basta assumerne quantità adeguate alle nostre esigenze.
Re: Via il glutine via la pancia? Dire no all'estremismo dietetico
Infatti, solo perche quacuno ha problemi con il glutine non significa che tutti debbano evitarlo
kurosaki-san- Esperto
- Messaggi : 1662
Data d'iscrizione : 27.04.12
Età : 30
Località : Karakura Town
Re: Via il glutine via la pancia? Dire no all'estremismo dietetico
Adesso va di moda consigliare diete a base di niente: la pasta fa male, la carne fa male, i grassi fanno male. Ormai non sanno più neanche loro cosa dire, quando invece che usare la parola eliminare basterebbe dire bilanciare
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