Nuova posizione dell'OMS sui rischi da cellulare

E' la prima volta che l'OMS si esprime ufficialmente su quello che già da anni si sente dire sui cellulari e altri apparecchi che emettono certi tipi di radiazioni.

Allarme Oms: «I cellulari sono cancerogeni»

Rispondere al cellulare o servirsi di altri apparati di comunicazione wireless potrebbe essere cancerogeno: a lanciare l’allarme è l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Secondo quanto stabilito dagli esperti dell’international agency for research on cancer (Iarc), a seguito di un incontro a Lione, motivo di preoccupazione sono le radiofrequenze emesse da questi apparecchi elettronici, la cui frequente esposizione può procurare tumori al sistema nervoso.
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Il team di studiosi ha sottoposto all’Oms la valutazione in merito alla cancerogenicità dei telefonini. Fin da quando il cellulare è stato messo in commercio nel 1983, alcuni ricercatori avevano ipotizzato che le onde elettromagnetiche che produceva potessero arrecare danni alla salute degli utenti.

Ora, però, la questione è stata giudicata dall’Oms, che ha ritenuto di livello 2b, su una classificazione per carcinogeno (che include cinque gruppi 1, 2a, 2b, 3 e 4 ), la pericolosità dei campi elettromagnetici di radiofrequenza emessi da telefonini e apparecchi wireless.

A pronunciarsi sull’argomento sono stati i 31 esperti dell’Iarc, capitanati dal presidente del gruppo di lavoro, Jonathan Samet. I ricercatori si sono basati sugli studi e i test finora condotti sia sugli animali sia sugli uomini, ma la questione necessita di ulteriori studi e accertamenti prima di una pronuncia definitiva.

In evidenza soprattutto il rischio di neurinoma acustico, ossia il tumore del nervo uditivo, e di glioma. Il consiglio degli esperti è di ridurre l’esposizione ad apparecchi wireless, meglio servirsi di auricolari e di sms al posto di chiamate telefoniche, più convenienti e meno dannosi.

“In entrambi i casi le evidenze sono state giudicate ‘limitate’ per quanto riguarda il glioma e il neurinoma acustico, mentre per altri tipi di tumore non ci sono dati sufficienti. La nostra classificazione implica che ci può essere qualche rischio e che tuttavia dobbiamo continuare a monitorare con attenzione il link tra i cellulari e il rischio potenziale. Nel frattempo è importante prendere misure pragmatiche per ridurre l’esposizione, come l’uso di auricolari o il preferire i messaggi di testo alle telefonate ove possibile. Le prove che continuano ad accumularsi sono abbastanza da giustificare una classificazione al livello 2b”, afferma l’esperto Jonathan Samet.


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