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Tassazione sui cibi grassi
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Tassazione sui cibi grassi
Danimarca: introdotta una tassazione sui cibi grassi
La Danimarca è il primo Paese in tutto il mondo ad aver preso una decisione, se pur insolita, del tutto salutare, ovvero quella di imporre una tassazione sui cibi grassi accusati di incentivare la comparsa di malattie cardiovascolari quali ipertensione, coronaropatie, disfunzioni cardiache ed infarto. Già perché i cibi grassi aumentano sensibilmente i livelli di colesterolo nel sangue provocando più del 40% dei decessi per malattie cardiovascolari in tutta Europa, senza contare la percentuale di persone che in tutto il mondo soffrono di obesità e sovrappeso a causa di un’alimentazione caratterizzata proprio da cibi grassi.
La tassazione sui cibi grassi, fortemente voluta dalla Danimarca, è stata presa in conseguenza di un elevato aumento delle spese sanitarie che nella Comunità Europea, solo per gli interventi contro le malattie cardiovascolari, equivalgono al 10% circa della spesa sanitaria complessiva.
Perché la tassazione sui cibi grassi è stata approvata dal governo danese?
Le ragioni che hanno spinto il governo di Danimarca ad approvare una tassazione sui cibi grassi sono state dettate da una serie di sconfortanti ricerche condotte sulla salute generale della popolazione danese. Infatti oltre il 52% degli uomini ed il 38% delle donne è risultato essere in sovrappeso o affetto da malattie cardiovascolari, mentre dallo studio dell’Ocse è emerso che il costo per ogni persona obesa è del 25% in più rispetto ad una persona in normopeso.
Per quanto questa tassazione sui cibi grassi non sia stata accolta con piacere, il governo danese ritiene che comunque sia necessaria per ridurre, in modo fattivo, sia i casi di obesità sia i casi inerenti le malattie cardiovascolari. In realtà, a detta di molti, la tassazione dei cibi grassi non sarebbe da attribuire al solo aumento di malattie cardiovascolari, bensì anche ad un preciso intento del governo danese di risanare le proprie tasche incassando sino a ben 200 milioni di euro in più all’anno.
Cibi grassi: ecco come il prezzo aumenta!
Il governo danese ha pensato di applicare una tassazione sui cibi grassi abbastanza cospicua, infatti per ogni chilo di grassi si applicherà un aumento tassativo di ben 16 corone, ovvero 2,15 euro. È stato calcolato che, così facendo, una famiglia danese dovrà pagare circa mille corone in più (circa 134 euro) all’anno se non provvederà a ridurre il consumo di cibi grassi.
I cibi grassi certamente non saranno vietati, ma chi vorrà consumarli, saprà a priori di dover spendere molto di più! Ad esempio il burro danese da 15,50 corone passerà ad un costo di 18,10, un litro di olio d’oliva, passerà dalle 38,95 corone alle 41,60 corone e così via per margarina ed altri cibi considerati come incidenti sulla comparsa delle malattie cardiovascolari.
http://www.euroclinix.it/press/tassazione-cibi-grassi.html
La Danimarca è il primo Paese in tutto il mondo ad aver preso una decisione, se pur insolita, del tutto salutare, ovvero quella di imporre una tassazione sui cibi grassi accusati di incentivare la comparsa di malattie cardiovascolari quali ipertensione, coronaropatie, disfunzioni cardiache ed infarto. Già perché i cibi grassi aumentano sensibilmente i livelli di colesterolo nel sangue provocando più del 40% dei decessi per malattie cardiovascolari in tutta Europa, senza contare la percentuale di persone che in tutto il mondo soffrono di obesità e sovrappeso a causa di un’alimentazione caratterizzata proprio da cibi grassi.
La tassazione sui cibi grassi, fortemente voluta dalla Danimarca, è stata presa in conseguenza di un elevato aumento delle spese sanitarie che nella Comunità Europea, solo per gli interventi contro le malattie cardiovascolari, equivalgono al 10% circa della spesa sanitaria complessiva.
Perché la tassazione sui cibi grassi è stata approvata dal governo danese?
Le ragioni che hanno spinto il governo di Danimarca ad approvare una tassazione sui cibi grassi sono state dettate da una serie di sconfortanti ricerche condotte sulla salute generale della popolazione danese. Infatti oltre il 52% degli uomini ed il 38% delle donne è risultato essere in sovrappeso o affetto da malattie cardiovascolari, mentre dallo studio dell’Ocse è emerso che il costo per ogni persona obesa è del 25% in più rispetto ad una persona in normopeso.
Per quanto questa tassazione sui cibi grassi non sia stata accolta con piacere, il governo danese ritiene che comunque sia necessaria per ridurre, in modo fattivo, sia i casi di obesità sia i casi inerenti le malattie cardiovascolari. In realtà, a detta di molti, la tassazione dei cibi grassi non sarebbe da attribuire al solo aumento di malattie cardiovascolari, bensì anche ad un preciso intento del governo danese di risanare le proprie tasche incassando sino a ben 200 milioni di euro in più all’anno.
Cibi grassi: ecco come il prezzo aumenta!
Il governo danese ha pensato di applicare una tassazione sui cibi grassi abbastanza cospicua, infatti per ogni chilo di grassi si applicherà un aumento tassativo di ben 16 corone, ovvero 2,15 euro. È stato calcolato che, così facendo, una famiglia danese dovrà pagare circa mille corone in più (circa 134 euro) all’anno se non provvederà a ridurre il consumo di cibi grassi.
I cibi grassi certamente non saranno vietati, ma chi vorrà consumarli, saprà a priori di dover spendere molto di più! Ad esempio il burro danese da 15,50 corone passerà ad un costo di 18,10, un litro di olio d’oliva, passerà dalle 38,95 corone alle 41,60 corone e così via per margarina ed altri cibi considerati come incidenti sulla comparsa delle malattie cardiovascolari.
http://www.euroclinix.it/press/tassazione-cibi-grassi.html
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