Liquefazione del suolo O_O

Stasera è il momento "Superquark" del forum. Mi improvviserò il Piero Angela della situazione e cercherò di rendervi partecipi di un fenomeno fisico di cui, prima di stasera, non ero neanche a conoscenza dell'esistenza. Il fenomeno di cui parlo è la liquefazione del suolo, che può verificarsi a causa di violenti sismi (come quello che colpì il Giappone l'11 marzo del 2011).
Questo fenomeno è tanto strano quanto pauroso, soprattutto se si ha la sfortuna di vederlo con i propri occhi.



Oltre allo tsunami, il terremoto dell ’11 marzo in Giappone ha causato, in alcune città, un pericoloso fenomeno geologico, scrive Cécile Dumas sul francese Sciences et Avenir: la liquefazione del suolo. Come mostrano questi video, in alcuni casi durante il terremoto i marciapiedi sembrava scivolassero come se fossero stati poggiati su un fluido, mentre tra i ciottoli e dalle crepe dell’asfalto iniziava improvvisamente a sgorgare acqua fangosa. Seppur sorprendente il fenomeno non è sconosciuto ai geologi e ai sismologi. Quando un terremoto così violento, come quello che ha colpito il Giappone poco più di un mese fa, investe un terreno sabbioso e saturo d’acqua si allentano i legami tra le particelle del terreno, mentre sale la pressione dell’acqua. Prima che il terreno si ricompatti l’acqua invade gli interstizi e si forma così il fango.
L’eccezionalità di quanto sta accadendo in Giappone è data dalla vastità del fenomeno. Non si era mai verificato prima in queste proporzioni. Secondo il quotidiano giapponese Yomiuri Shimbun la città di Urayasu, nella prefettura di Chiba, al confine con la metropoli di Tokyo, è stata la più colpita dalla liquefazione del suolo. L’85% dei terreni si sono liquefatti. Il pericolo maggiore è evidentemente per gli edifici che rischiano di sprofondare ma aumenta anche il rischio di frane. Secondo gli esperti interpellati dal quotidiano Yomiuri Shimbun, la liquefazione del suolo non aveva mai interessato un’area così vasta. Il fenomeno si sta verificando in diverse città della baia di Tokyo. Anche un team di ricercatori americani dell’Università dell’Oregon (OSU), che ha condotto una prima valutazione sul campo, è stato sorpreso dalla grandezza e la gravità del fenomeno nel terremoto Honshu






Infine ecco un video che spiega in maniera molto semplice (e se vogliamo divertente) il verificarsi di questo fenomeno

allucinante

non oso pensare a tutte quelle persone che da un giorno all'altro si ritrovano senza piu' niente ,
ne e' un esempio l'ultimo terremoto in emilia .
Non a caso devono essere sabbie compatte e recenti come quelle della Pianura Padana, che non hanno avuto il tempo di compattarsi e sono ancora soffici .

C'è anche da dire che secondo me non si è fatta sufficiente attenzione agli edifici: in Giappone dove hanno scosse di continuo ormai hanno progettato edifici che difficilmente crollano, da noi con il fatto che l'Italia e la Pianura Padana sono considerate zone a medio rischio e che i terremoti forti vengono una volta ogni morte di papa ci sono ancora un sacco di edifici (primi tra tutti le chiese che hanno centinaia di anni e non sono mai state rimodernizzate) vecchi e poco resistenti che per una scossa di media entità riportano gravi danni o crollano.

se pensi che in italia si incomincia solo adesso a parlare di costruzioni antisismiche ,
noi ci crediamo furbi facciamo tutto a economia poi si vedono i risultati

D'altronde fino a che il problema non ti tange non ci pensi neanche. Poi però quando ti coglie impreparato sono cavoli amari anche perchè adesso è tutto da ricostruire: edifici, case, fabbriche e c'è un sacco di gente senza lavoro e senza casa. Si perdono il doppio di tempo ed il doppio di soldi.

è anche un territorio con una storia diversa,non ci sono strutture antisismiche anche perchè ci sono ancora quelle medioevali,rinascimentali usate per il turismo e sono fonte di reddito...se togliamo pompei a pompei cosa rimane?
3/4 della popolazione locale vive di quello, e non si può fare un campanile medioevale con un criterio antisismico :/

Quello è vero, ma anche se non sono un ingegnere penso che ormai nel 2012 ci siano altri modi non invasivi per recuperare vecchie costruzioni diminuendo i rischi. Anche un lavoro nelle fondamenta fatto iniettando nel sottosuolo determinati materiali potrebbe contribuire ad aumentare la stabilità dell'edificio ma nessuno ci vuole pensare.

fidati c'erano villette di recente costruzione ,
fatte con criteri non conformi alle leggi.