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Messaggio Da Conan Gio Giu 28, 2012 4:34 am

Siccome molto spesso i risultati delle analisi del sangue sono espressi tramite sigle inglesi di difficile comprensione ai non addetti ai lavori penso sia utile postare un piccolo schema riassuntivo delle principali sigle e valori che si trovano nei risultati delle analisi di routine.


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Messaggio Da Conan Gio Giu 28, 2012 4:36 am

Globuli rossi (RBC) - Sono cellule del sangue (detti anche eritrociti o emazie) a forma di disco appiattito, prive di nucleo, che trasportano l'ossigeno, fissato tramite l'emoglobina in esse contenuta, fino alle cellule dei tessuti e riportano ai polmoni parte dell'anidride carbonica prodotta. Il valore normale nell'uomo è di 4,5-6 milioni/mm3, nella donna 4-5,5 milioni/mm3; anche in questo caso per gli atleti di discipline di resistenza si devono diminuire tali valori di circa 0,5 milioni/mm3. Il loro numero influenza i valori di emoglobina e di ematocrito. Il globulo rosso ha una vita media di circa tre mesi, dopo di ché viene fagocitato, praticamente mangiato da cellule spazzine, dette macrofagi che lavorano nei cantieri di demolizione, quali la milza, il fegato, il midollo osseo, ecc.

Globuli bianchi (WBC) - Sono cellule del sangue (detti anche leucociti) che hanno il compito di difendere l'organismo da attacchi esterni. Si suddividono in granulociti, linfociti e monociti. I granulociti si suddividono a loro volta in neutrofili (che attaccano i batteri), eosinofili (attivi contro le allergie e le infezioni causate da parassiti) e basofili (che agiscono come filtri fra intestino e altri organi). I globuli bianchi sono un'ottima spia contro le infezioni. Nel caso di aumento dei granulociti si è molto probabilmente di fronte a un'infezione provocata da batteri, mentre se aumentano i linfociti, l'infezione dovrebbe dipendere da un virus. Valori normali sono: da 4.000 a 7.000 per mm3 nella donna e da 5.000 a 8.000 per mm3 nell'uomo. I neutrofili costituiscono il 40-75%, gli eosinofili lo 0-7%, i basofili lo 0-2%, i linfociti il 18-50% e i monociti il 2-9%. I globuli bianchi possono aumentare anche per la somministrazione di alcune sostanze (arginina) o in determinati periodi (gravidanza, mestruazioni). Una loro diminuzione è generalmente relazionabile a una diminuzione delle difese immunitarie.

Emoglobina (Hgb) - È la proteina che trasporta l'ossigeno dai polmoni ai tessuti ed è presente nei globuli rossi. Nell suo viaggio di ritorno nel sangue venoso l’emoglobina trasporta invece anidride carbonica ai polmoni dai quali questa viene espulsa con l’aria espirata. La sua formazione avviene nel midollo osseo simultaneamente a quella degli eritrociti immaturi; in un globulo rosso esistono circa 350 milioni di molecole di emoglobina, ciascuna delle quali in grado di trasportare quattro molecole di ossigeno. Sono considerati valori normali quelli compresi fra 14-18 g/100 ml per gli uomini e 12-16 g/100ml per le femmine. Valori superiori alla media a quelli considerati normali possono essere causati da diarrea, da disidratazione, da enfisema, da policitemia, da poliglobulia, da shock, da ustioni, da trasfusioni ripetute. Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da aplasia midollare, da collagenopatie, da deficit di ferro, da deficit di vitamina B12, da emorragie, da epatopatie, da infezioni gravi, da insufficienza renale cronica, da leucemie, da morbo di Cooley, da morbo di Crhon, da metrorragia, da neoplasie maligne, da ulcera peptica, da morbo di Hodgkin. Per gli atleti di discipline di resistenza tali intervalli possono essere diminuiti di un'unità.

Ematocrito (Hct) - È la percentuale di parte corpuscolata del sangue (globuli rossi, piastrine e globuli bianchi). I suoi valori vanno da 37 a 46 nella donna, mentre nell'uomo variano da 42 a 50. Per gli atleti di discipline di resistenza i valori più probabili sono da 40 a 45 per l'uomo e da 36 a 41 per la donna. Volume corpuscolare medio (MCV) - Indica la grandezza dei globuli rossi ed è importante perché serve nella diagnosi delle anemie: i globuli rossi possono essere più piccoli del normale (anemia microcitica) o più grandi (anemia macrocitica). Si ricava da (ematocrito*10/numero di globuli rossi) e i valori normali vanno da 80 a 100 femtolitri (indicati con fl). Negli sport di resistenza l'allenamento aumenta il valore dell'MCV (alcuni atleti keniani arrivano anche a valori di 110). Contenuto emoglobinico corpuscolare medio (MCH) - È la quantità di emoglobina contenuta in media in un globulo rosso. Si ricava da (emoglobina*10/numero di globuli rossi in milioni/ml) e i valori normali vanno da 27 a 34 picogrammi. Concentrazione emoglobinica corpuscolare media (MCHC) - Indica se i globuli rossi a seconda della loro grandezza contengono poca o molta emoglobina. Si ricava da (emoglobina*10/ematocrito) e i valori normali espressi in percentuale vanno da 31 a 37. Valori inferiori si riscontrano nelle anemie ipocromiche, valori superiori negli stati emolitici (configurazione sferocitica dei globuli).

Red-cell Distribution Width (RDW) - Misurato in percentuale (da 11 a 16) o in assoluto (da 39 a 50 fl), indica una misura dell'ampiezza della curva dei volumi dei globuli rossi, permettendo di riconoscere i casi di anisocitosi (RDW elevato).

Piastrine (PLT) - Dette anche trombociti, sono corpi del sangue senza nucleo, di forma discoidale, che giocano un ruolo essenziale nei processi di coagulazione. I valori sono alterati in caso di forti emorragie, circolazione rallentata del sangue, problemi alla milza, leucemie o lesioni del midollo osseo. Molti farmaci (fra cui pillola anticoncezionale e aspirina) influiscono sui valori. La diminuzione del numero delle piastrine, detta trombocitopenia, si riscontra in seguito a trasfusioni di sangue, oppure dopo una cura prolungata a base di particolari farmaci, quali antibiotici, barbiturici, diuretici, sulfamidici, ipoglicemizzanti. Può inoltre essere il segnale di varie malattie organiche, tra cui:
anemia
carenza di vitamina B12 e acido folico
mononucleosi infettiva e altre infezioni virali
leptospirosi
linfomi
malaria
rigetto del rene in seguito a trapianto
ipertiroidismo
porpora
endocardite batterica (per esempio, conseguente a un’infezione da streptococco)
tifo
scarlattina
L'aumento del numero delle piastrine, definito trombocitosi, può essere conseguenza della prolungata assunzione di preparati a base di vitamina B12 e acido folico, oppure può essere in relazione con lo svolgimento di un’intensa attività sportiva o con la gravidanza: in questi due casi è considerato fisiologico, ossia naturale e quindi non significativo dal punto di vista medico. Può, però, essere segno di una delle seguenti malattie:
morbo di Crohn
anemia emolitica
tumore

Formula Leucocitaria - Esprime il numero e/o la percentuale dei vari tipi di leucociti: neutrofili, eosinofili, basofili, linfociti, monociti. Ognuno di questi leucociti ha una specializzazione nella difesa dell'organismo da attacchi esterni. Può essere effettuata con tecniche automatiche o tramite l'osservazione al microscopio ottico di uno striscio di sangue opportunamente colorato. Evidenzia inoltre la presenza eventuale di cellule anomale.

Glicemia - La glicemia è la presenza di glucosio nel sangue. È regolata da un complesso di meccanismi neurormonali e metabolici che ne impediscono forti oscillazioni in difetto o eccesso. Aumenta nei soggetti diabetici e si abbassa nel digiuno prolungato. In genere con l'allenamento la glicemia si abbassa rispetto ai valori normali che vanno da 65 a 110 mg/dl. Una diminuzione del glucosio rispetto a valori normali si riscontra nel corso di diete povere di zuccheri o in seguito a digiuno prolungato, oppure può essere conseguenza dello svolgimento di un’attività fisica molto intensa. Può, inoltre, dipendere dall' assunzione prolungata di particolari farmaci (salicilati, antitubercolari), oppure può essere anche il segnale di varie malattie tra cui:
alterazioni a carico del fegato
ipotiroiclismo
intolleranza al fruttosio
Un aumento del glucosio è sempre il segnale di diabete mellito, la malattia caratterizzata dallo scorretto utilizzo degli zuccheri da parte dell’organismo.

Creatinina - Si forma durante il lavoro muscolare e viene espulsa tramite le urine; se i reni non funzionano bene il suo valore nel sangue resta elevato. Alcuni antibiotici ne abbassano il valore, mentre la pillola anticoncezionale e un danno muscolare o un duro allenamento lo alzano. Valori normali (dipende dalla massa muscolare): donne fino a 0,9 mg/dl, uomini fino a 1,3 mg/dl.

Proteine Totali - L'esame dà il risultato della somma delle 5 proteine fondamentali. Le proteine plasmatiche sono suddivise in cinque frazioni fondamentali separabili per elettroforesi su acetato di cellulosa: albumina, alfa-1-globuline, alfa-2-globuline, beta-globuline e gamma-globuline. Le proteine plasmatiche sono per la maggior parte prodotte dal fegato (ad eccezione delle immunoglobuline, degli ormoni e di alcuni enzimi).
  • ALBUMINE

Di questa frazione l'albumina (3,5 - 5 g / dl) è la proteina che costituisce la frazione sieroproteica più abbondante. Essa, oltre a trasportare alcune molecole, rappresenta il principale regolatore della pressione oncotica, regolando gli scambi idrici a livello capillare tra il plasma e i tessuti. Insieme alla prealbumina (10 - 40 mg / dl) i suoi livelli ematici scendono in corso di epatiti virali, sindromi nefrosiche, enteriti ed ustioni.
  • ALFA-1-GLOBULINE

L'intera frazione aumenta nei processi infiammatori acuti in maniera opposta a quella albuminica. In questa frazione sono presenti l'alfa1-antitripsina e la glicoproteina acida (mucoproteine).
  • ALFA-2-GLOBULINE

Similmente alla frazione alfa-1 anche l'alfa-2 aumenta nei processi infiammatori. L'aptoglobina (50 - 300 mg / dl), la macroglobulina (200 - 350 mg / dl) e l'antitrombina III (22 - 40 mg /dl) sono i suoi rappresentanti fondamentali.
  • BETA-GLOBULINE

Appartengono a questa frazione il fibrinogeno (200 - 400 mg / dl) che possiede un ruolo particolare nella coagulazione del sangue, la proteina C reattiva e la transferrina (200 - 320 mg / dl) che trasporta il ferro dall'intestino ai tessuti e da questi al midollo osseo.
  • GAMMA-GLOBULINE

Le gamma-globuline o immunoglobuline (Ig) sono gli anticorpi. L'analisi elettroforetica consente di evidenziare alcune alterazioni come ipo- o ipergammaglobulinemie rispettivamente in conseguenza di disordini ereditari e malattie acquisite.

Ferritina - Indica il ferro presente a livello del fegato, cioè la riserva in ferro. Sono considerati valori normali 5 - 177 ng (nanogrammo, 1 ng = 1 miliardesimo di grammo) /100ml.
Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da eccessiva introduzione di ferro, da emacromatosi, da leucemia, da neoplasie maligne, da trasfusioni. Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere causati da poca introduzione di ferro, da emorragie, da gravidanza.
La ferritina rappresenta i depositi di ferro dell'organismo (insieme all'emosiderina); pertanto una diminuzione di ferritina predispone all'anemia.

Azotemia - La quantità d'urea nel sangue è importante per verificare sia la funzionalità renale sia il giusto apporto proteico della dieta. In caso di azotemia alta (ed escludendo una patologia renale) si dovrebbe limitare l'apporto di proteine ed evitare l'uso di integratori proteici per evitare un inutile sovraccarico renale. Anche in questo caso un pesante impegno fisico può influire (a causa del catabolismo proteico) sui valori riscontrati. Il valore normale superiore va elevato a 60 per chi pratica attività fisica intensa.
Una diminuzione dell’urea rispetto ai valori normali può essere conseguenza di una dieta troppo povera di proteine (formaggio, latte, carne, pesce, uova) e troppo ricca di carboidrati (pane, pasta, dolciumi), oppure si riscontra in varie malattie tra cui:
ipotiroidismo
alterazioni della funzionalità del fegato
ritardo gestazionale (gravidanza oltre il termine)
Un aumento rispetto ai valori normali può essere conseguenza di un digiuno prolungato, oppure si riscontra in tantissime malattie tra cui:
insufficienza renale
disidratazione
emorragia
ipertensione
diabete
pielonefrite
arteriosclerosi
calcoli renali
ipertrofia prostatica
ipertiroidismo
traumi con schiacciamento
malattie febbrili
malattie infettive
disidratazione
insufficienza cardiaca
epilessia e altre malattie che interessano il sistema nervoso centrale.


Uricemia - La presenza di acido urico nel sangue è detta uricemia. E’ un prodotto di scarto del metabolismo e dovrebbe essere espulso dal corpo con l'urina, per mezzo del lavoro dei reni. Se ciò non avviene, nel sangue aumenta il tasso di acido urico.
Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da:
alcolismo
diabete mellito
digiuno
eclampsia
emolisi
gotta
insufficienza renale cronica
leucemia
linfomi
policitemia
psoriasi
citostatici
Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinate da:
anemia
epatite acuta
gravidanza
morbo di Hodgkin
malattia di Wilson
mieloma
sindrome di Fanconi
uso di farmaci antinfiammatori non cortisonici, steroidi, da antimicetici.


Trigliceridi - Sono sostanze grasse prodotte nel fegato o introdotte con gli alimenti. Insieme all’aumento del colesterolo, l’innalzamento dei trigliceridi costituisce un fattore di rischio perchè danneggia le arterie. I trigliceridi hanno la sola funzione di "scorta" dei grassi per l’organismo, cioè non forniscono immediatamente energia (come il glucosio) ma vengono utilizzati solo nei momenti di emergenza, cioè quando l’organismo ha bisogno di energia. Essi entrano nell’organismo insieme ai cibi (soprattutto burro, insaccati e formaggi grassi) e non appena l’intestino li assorbe, vengono catturati da particolari proteine, i chilomicromi, e trasportati al fegato e al tessuto adiposo per essere immaganizzati. Nel momento in cui l’organismo ha bisogno di energia, altre proteine (chiamate Vldl) intaccano le scorte e trasportano i trigliceridi in circolo.
I valori sono molto influenzabili dall’alimentazione immediatamente precedente al prelievo; se si mangiano cibi grassi nei giorni che precedono l’esame, è possibile che il loro livello si alzi. Anche l’alcol sortisce questo effetto.
Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da:
alcolismo
diabete mellito
epatopatie
insufficienza renale
ipotiroidismo
obesità
pancreatite acuta
Se a un loro aumento si associa una forte diminuizione dei valori del colesterolo HDL, si rappresenta un fattore di rischio per infarto e ictus.
Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati da:
anemia
contraccettivi orali e gravidanza
ipertiroidismo
digiuno prolungato
malnutrizione
senilità (alterazioni delle capacità mentali che si verificano in conseguenza dell’invecchiamento)
ustioni
I valori normali per chi pratica attività sportiva vanno da 40 a 150 mg/dl; per un sedentario si può arrivare fino a 200 mg/dl.

TAS - E' un'analisi mirata al dosaggio degli anticorpi prodotti dall'organismo nei confronti della streptolisina-O prodotta da batteri Streptococchi beta-emolitici di gruppo A responsabili di infezioni faringee. Tali anticorpi, oltre ad agire contro i batteri, reagiscono anche contro antigeni autologhi delle cellule muscolari cardiache causando una patologia nota come febbre reumatica e caratterizzata da dolori articolari, endocardite, miocardite ed alterazioni neurologiche.

Colesterolo - E’ un grasso soffice e ceroso, importante costituente delle cellule dell’organismo. Il colesterolo è presente in molti cibi (latte e derivati, carne, uova, crostacei, ecc.), ma la maggior parte è prodotta dal fegato. La ricerca di questa sostanza nel sangue concorre, con la ricerca dei trigliceridi, a valutare i grassi nell’organismo.
Il colesterolo Viene differenziato in due gruppi:
HDL anche detto colesterolo "buono" perchè, se la maggiore parte del colesterolo presente nel sangue è sottoforma di lipoproteine a elevata densità, questo sembra avere un effetto protettivo nei confronti della malattia arteriosa, in quanto le molecole HDL hanno una struttura molto grande e tali dimensioni consentono loro di "spazzare" fisicamente le arterie e di ripulirle dai depositi arteriosclerotici (placche). Inoltre, le HDL hanno la funzione di riportare il colesterolo nel fegato, quindi di sottrarlo al sangue.
LDL anche detto colesterolo "cattivo" perchè, se la maggiore parte del colesterolo è sottoforma di lipoproteine a bassa densità, questo aumenta il rischio di sviluppo di arteriosclerosi.
Il colesterolo è una sostanza essenziale, che rappresenta la base chimica per la sintesi di alcuni ormoni ed entra in gioco anche come "mattone" nella formazione di tutte le membrane delle cellule.

Valori superiori a quelli considerati normali possono essere causati da:
diabete
epatite cronica
uso di contraccettivi
intossicazione
ipoproteinemie
ipotiroidismo
lupus eritematoso
morbo di Cushing
obesità
pancreatite acuta
sindrome nefrosica
Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere causati da:
anemie croniche
epatopatie terminali
ipertiroidismo
morbo di Addison
malnutrizione
sepsi
malassorbimento
malattie neoplastiche
Fondamentale è il calcolo dell'indice di rischio cardiovascolare dato dal rapporto fra colesterolo totale e colesterolo HDL. Tale valore dovrebbe essere inferiore a 5 per gli uomini e 4,5 per le donne. Visto che il colesterolo svolge funzioni comunque positive, è da guardare con sospetto anche un valore troppo basso del colesterolo totale.

Elettroliti - Il controllo di sodio, potassio, calcio e magnesio purtroppo non è effettuato con la dovuta frequenza. In genere la carenza di questi minerali provoca problemi come crampi, tremori, astenia e nel caso del potassio anche aritmie. È quindi evidente come possano essere penalizzanti per una buona qualità della vita, anche se troppo spesso si tende a ricondurre vaghi problemi di salute (irritabilità, stanchezza ecc.) a carenze minerali senza fare i necessari esami.

Transaminasi - Come dice il nome sono enzimi che intervengono nella transamminazione, nella trasformazione cioè di un amminoacido in un altro. Normalmente sono presenti sia nel fegato che nei muscoli, dove partecipano alla trasformazione degli amminoacidi in energia, soprattutto se l'impegno fisico è lungo e impegnativo. Avere valori alti di transaminasi non necessariamente vuol dire avere problemi epatici. Nel caso di dubbio conviene eseguire nuovamente l'esame a riposo. Valori normali sono inferiori a 40 mU/ml (GOT e GPT) e inferiori a 18 mU/ml (SGOT).
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Messaggio Da M.R.C. Gio Giu 28, 2012 5:31 am

comunque io mi fiderei di più a far leggere analisi di questo tipo ad un dottore.
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Messaggio Da Conan Gio Giu 28, 2012 5:53 am

Questo è logico, anche perchè i vari valori di riferimento vanno sempre interpretati da chi di competenza (il medico appunto), ma spesso succede di andare prima a ritirare i referti e poi andare dal medico e la curiosità di leggere i vari valori è forte ma in molti non sanno cosa vogliano dire le varie sigle.
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