Quando il dolore deve farci riflettere

In molti presi dall'euforia, dalla voglia di praticare sport, dall'illusione che possa essere solo qualcosa di passeggero e non grave si allenano anche quando il corpo inizia a scricchiolare. Prendete i calciatori per esempio: i fastidi e i danni alle ginocchia e alle caviglie sono spesso all'ordine del giorno così come le spalle sono il punto debole di nuotatori e pallavolisti.
Quando sentiamo che il nostro corpo ha bisogno di riposare dobbiamo farlo riposare altrimenti rischiamo di peggiorare il danno o peggio di passare da un semplice affaticamento a qualche danno che cronicizza (tendiniti ad esempio) e in quel caso il riposo da fare è lungo e di tempo se ne perde parecchio (molto di più di quello che si sarebbe perso se ci fossimo fermati prima).
L'indolenzimento i giorni successivi ad un allenamento intenso è normale ma dolori o fastidi a ossa,giunture, tendini,legamenti o muscoli stessi vanno presi seriamente in considerazione, bisogna capire da dove provengono e perchè ci sono e studiare un corretto piano di recupero per tornare al 100% nel più breve tempo possibile.
Quindi se sentite di dovervi fermare fermatevi: è più facile riparare le crepe in un palazzo che ricostruirlo dopo che è crollato