farmacie stile USA

Ciao a tutti!! sto facendo 1progetto per il master riguarda le farmacie stile dragatore presenti all'estero e che presto probabilmente arriveranno in Italia.
in queste farmacie si venderanno anche giornali, bibite ecc...
a tal proposito sto svolgendo 1 indagine di mercato per capire i bisogni reali della clientela, perciò vi sarei grata se potresti rispondere a queste brevissime domande:

1- che ne pensate se in farmacia dovessero vendere anche questi nuovi prodotti?

2- conoscete le farmacie DocMorris? che ne pensate?

3- che ne pensate se la farmacia mettesse a disposizione uno dei seguenti servizi? o quale secondo voi è il più utile?


-Consultorio
-Assistenza per donne in gravidanza e puerpere
-Insegnamento Autodiagnosi
-Screening osteoporosi
-Infermieristica
-Ottica
-Medicina estetica
-Filler
-Cura Acne
-Servizio sicuro per bucare le orecchie
-Massaggi
-schede clienti

grazie in anticipo!!

Le farmacie hanno già subito una grande rivoluzione negli ultimi anni a causa delle esigenze di mercato. Una volta la farmacia era il luogo dove si andava ad acquistare i farmaci e basta. Ad oggi per esigenze economiche e di concorrenza le farmacie hanno ampi reparti di merce diversa dai farmaci come ad esempio integratori, prodotti per la pulizia e l'igiene personale, sanitari, prodotto per neonati (e non parlo del semplice latte ma anche di ciucci, giochini, e oggetti vari per la vita del neonato), prodotti di bellezza.
Seppur il mercato abbia richiesto questo cambiamento (pena la diminuzione netta del fatturato della farmacia ed il rischio chiusura per bancarotta) dobbiamo tener conto che la figura professionale del farmacista come operatore sanitario deve comunque rimanere il punto di riferimento del cittadino.
Un farmacista deve essere prima di tutto professionista sanitario che aiuta le persone a curarsi, non il venditore di spazzolini o pannolini come può essere l'inserviente di un supermercato.
Il mettere tutti questi altri articoli (giornali, bibite, merendine, ecc...) nella farmacia non farebbe altro che svalutare la figura professionale del farmacista e la considerazione che il cittadino ha per lui.
Io sono contrario: bisognerebbe lasciare il ruolo professionale di ogni lavoratore ben definito senza andare a fare questo minestrone di robe altrimenti la gente non sa più da chi andare o di chi fidarsi. Siamo in un'epoca dove molti vanno prima su internet ad informarsi sui farmaci e sulle malattie e dopo dal medico o farmacista per chiedere il parere professionale. Qua si sta scavalcando il rispetto per le professioni e per chi ha studiato. Già uno che arriva dal medico dicendo "ho probabilmente un tumore al cervello perchè ho letto su internet che i sintomi sono bla,bla,bla e io li ho tutti" o uno che va in farmacia e chiede il farmaco X (che magari richiede pure la ricetta) perchè ha letto su google che è utile per curare i sintomi che lui si sente (senza neanche sapere cosa contiene il medicinale o da cosa sono realmente originati i sintomi che lui ha) si vuole in qualche modo improvvisare medico senza neanche avere le nozioni per farlo, se poi prendiamo i punti di riferimento professionali e li trasformiamo in centri di bellezza e supermercati dove, in più si vendono anche farmaci si perde un punto importante di riferimento del cittadino per la sua salute.


Che io sappia, ad oggi la legislazione impedisce al farmacista di vendere farmaci on-line quindi quel tipo di farmacia in Italia non è ancora ammissibile. Se da una parte potrebbe essere positivo (minore "sbattimento" dei pazienti nell'andare avanti ed indietro, specialmente se parliamo di anziani con difficoltà di movimento), dall'altra porterebbe di certo ad una maggiore liberalizzazione dei farmaci (parlo dei farmaci che per essere venduti richiedono la prescrizione medica).


I servizi che tu citi non sono affiancabili alla farmacia perchè richiedono altri tipi di professionisti sanitari (infermieristica, ottica, ostetricia.... sono lavori per i quali il farmacista non è stato formato nel suo tragitto universitario), diventerebbe una sorta di centro medico o simil-ospedale, non più assimilabile con la sola farmacia.
Filler, estetica, servizio per bucare le orecchie.... sono tutti servizi che a mio avviso sminuiscono il farmacista: esso è un professionista della salute, non un estetista.
Inoltre tutto ciò richiederebbe enormi quantità di denaro, cosa che ad oggi nella situazione in cui si trova il nostro Paese è impossibile anche solo da pensare.