Accendete l’interruttore anabolico

Catabolismo ed anabolismo sono le due facce opposte della stessa medaglia. L’allenamento di resistenza è un’attività catabolica che induce una lacerazione di fibre muscolari che andranno poi incontro a processi anabolici di riparazione.
Sfortunatamente l’opposto accade quando un atleta massimizza i suoi aspetti atletici. Quando un atleta raggiunge uno sviluppo muscolare molto pronunciato ecco che i progressi iniziano a stallare o fermarsi. Perché? Non perché ci alleniamo poco e male o mangiamo in maniera scorretta ma semplicemente perché raggiungiamo il nostro picco di sviluppo ed il corpo incrementa le sue attività cataboliche cercando di far tornare il fisico al punto di equilibrio. E’ come una bilancia: il nostro corpo vuole sempre mantenere questa bilancia in equilibrio e se noi aumentiamo il peso su uno dei due piatti (aumentando di molto il peso o diminuendolo) lui cerca di riportarli al punto di equilibrio.
C’è però un tipo di ciclizzazione nel piano alimentare che può bypassare questo inconveniente.
Per massimizzare la crescita dovete attivare gli ormoni che stimolano la crescita. In condizioni di digiuno o di ipoalimentazione il corpo percepisce il segnale catabolico e per proteggersi da questo stato e combatterlo il corpo massimizza il suo stato anabolico per poter assimilare più nutrienti assicurando un assorbimento proteico maggiore del normale.
In queste condizioni avviene un aumento di AMPciclico il quale attiva ormoni anabolici, in più pare che vi sia anche un aumento molto significativo di IGF-1 (fattore di crescita insulinico).
Questo fatto è probabilmente un meccanismo evolutivo umano: le persone delle antiche civiltà vivevano tra periodi di scarso apporto di nutrienti quando il cibo scarseggiava e periodi di iperalimentazione quando il raccolto o la caccia erano particolarmente abbondanti ed il corpo si è evoluto adattandosi a queste oscillazioni. In condizioni di ipoalimentazione il corpo è forzato ad adattarsi a questa situazione ma per avere vantaggio da questa situazione dovete avere il pieno controllo del periodo di sottoalimentazione che sarebbe bene non prolungare mai oltre le 18 ore.
La sottoalimentazione, l’iperallenamento e gli esercizi forzano il corpo ad attivare e riattivare uno stato anabolico nel quale il corpo è spinto a riparare, costruire e migliorare se stesso. I cicli di sottoalimentazione possono durare da 1 a 7 giorni per settimana. Questo metodo alimentare forza il corpo a detossificarsi. La detossificazione del fegato è molto importante per la corretta produzione ormonale e l’utilizzo dell’energia per la crescita.
In realtà “sottoalimentazione” è un termine relativo: quello che per alcuni è sottoalimentazione per altri potrebbe essere iperalimentazione.

quindi bisognerebbe fare qualche giorno in cui non si mangia come negli altri giorni ma mangiare meno giusto?

Esatto: una sorta di onde in cui alterni giorni in cui sei più alto in calorie e giorni in cui sei più basso.
Sono in diversi quelli che hanno optato per sostituire i vari cicli di massa e definizione con un'alimentazione di quel tipo che gli permetto inoltre di rimanere sufficientemente puliti per tutto l'anno senza dover fare cicli di definizione prolungati e specifici.