Problemi causati dall'assunzione eccessiva di vitamine

Le vitamine che possono risultare dannose , se in eccesso, sono le vitamine liposolubili ( A-D-E-F-K ) . Un eccesso di vitamine idrosolubili viene eliminato abbastanza facilmente con le urine.

Questo non significa che non si deve pensare di assumere qualsiasi vitamina col principio "male non fanno, più ne prendo e meglio è". Occorre stare attenti soprattutto agli eccessi di vitamina A e D.

Vitamina A

Tossicità acuta: questa avviene nel caso di assunzione di una singola dose molto elevata, superiore a 200mg, cioè circa duecento volte la quantità giornaliera raccomandata. 
I sintomi principali sono: nausea, cefalea, vomito, scoordinamento dei movimenti. Nei bambini tali sintomi possono comparire con dosi alquanto inferiori (30mg). I sintomi scompaiono dopo uno o due giorni. Se la quantità introdotta è maggiore, si manifestano anche esfoliazione cutanea e prurito e il vomito si aggrava. Infine, compaiono convulsioni, la persona entra in coma e si rischia il decesso.

La dose letale per un individuo adulto del peso di settantacinque chili è pari a 500mg, per un neonato di tre chili corrisponde a 12mg. Quantitativi così elevati sono contenuti solo in alcuni preparati farmaceutici e nel fegato di animali polari. È stato infatti proprio quando l'assunzione di grandi quantità di carne d'orso polare ha causato la morte e l'intossicazione di esploratori dell'Artico, che si è scoperto il pericolo dovuto a eccessi di vitamine.

Tossicità cronica: avviene nel caso di assunzione prolungata di dosi almeno dieci volte superiori a quelle raccomandate (oltre 10mg al giorno in un adulto). Tra i segni di intossicazione cronica di vitamina A ci sono: perdita di capelli, scoordinamento dei movimenti, dolori ossei e muscolari, cefalea, congiuntivite, danno epatico, iperlipidemia, prurito, secchezza della pelle, debolezza e anoressia. 
Alcune persone manifestano la sintomatologia dopo l'assunzione di poco superiore al normale. Per questi casi è stata ipotizzata una sorta di intolleranza alla vitamina.

Alterazione fetali: un eccesso di vitamina A provoca alterazioni fetali sia nella donna, che negli animali. 
L'assunzione durante i primi mesi di gravidanza di quantità comprese tra i 30 e i 50mg per una settimana o di 7.5mg per tempi più prolungati può causare aborto o gravi malformazioni del feto. È importante che le donne in gravidanza, soprattutto  nei primi mesi, evitino l'assunzione di integratori vitaminici contenenti vitamina A.

Vitamina D

È difficile raggiungere livelli eccessivi di vitamina D attraverso un alimentazione o una vita normale. Una tale situazione può verificarsi solo con l'uso inadeguato di integratori e può causare anoressia, nausea, vomito, diarrea, cefalea, deposizione di calcio nei tessuti (tra i quali rene, cuore, polmoni e vasi) e fragilità ossea.

Vitamina E

La vitamina E ha un'azione antiaggregante piastrinica e riduce la coagulabilità del sangue. Nell'uso pratico ha dimostrato di favorire la tendenza al sanguinamento.
Questa vitamina potenzia il sistema immunitario, il che è certamente utile in alcuni casi, ma in altri può essere dannoso (per esempio nel caso di persone affette da patologie considerate autoimmuni o che hanno problemi di rigetto con un organo trapiantato.

Vitamina F

Essendo una vitamina liposolubile, è ovvio che non bisogna eccedere nell'assunzione; tuttavia, l'unico rischio da eccesso riscontrato in letteratura riguarda i diabetici, che vanno incontro a un'intensificazione della loro patologia.

Vitamina K

Un eccesso può favorire l'anemia emolitica, l'aumento della bilirubina, l'ittero neonatale.

Vitamina C

La vitamina C di sintesi è puro acido ascorbico, mentre quella naturale contiene numerosi altri composti che ne bilanciano l'attività ossido-riduttrice. Si raccomanda perciò l'uso vitamina C di origine naturale.

L'introduzione di dosi di vitamina C molto superiori a quelle raccomandate non causa problemi, anche in dosi fino a 10mg al giorno; in alcune persone può produrre disturbi gastrici e intestinali; in questi casi si assumerà un po di bicarbonato di sodio. Molti assumono 1 o 2gr di vitamina C al giorno, traendone solo i vantaggi. Se la vitamina C viene assunta in dosi eccessive rispetto al fabbisogno del corpo, verrà eliminata con le urine.

L'eccessiva introduzione di questa vitamina aumenta i livelli urinari di acido urico e ossalico (che col tempo generano calcoli renali), perciò i supplementi sono sconsigliati alle persone che soffrono di calcolosi renale.

Tenete presente che dosi eccessive di vitamina C possono interferire con gli esami di laboratorio. Va inoltre ricordato che questa vitamina favorisce l'assorbimento del ferro e che quindi non è consigliata l'assunzione di vitamina C nelle rare patologie legate a un eccesso di ferro nel sangue.

Vitamine d gruppo B

Un eccesso di una singola vitamina del gruppo B può provocare carenze di altre vitamine B (per esempio un eccesso di vitamina B1 provoca carenze di B5 e B6). Se si desidera assumere una vitamina B, è consigliato prendere il gruppo completo.

Vitamina PP

Un eccesso può provocare arrossamenti cutanei, ipotensione, vomito, diarrea, danni al fegato, disturbi gastrici, iperuricemia, iperglicemia.

Acido Folico

Un eccesso può mascherare i segnali da carenza di B12. Interagisce con i farmaci anticonvulsionanti. L'assunzione di 350mg al giorno riduce l'assorbimento intestinale di zinco e ne provoca la deficienza.

Fonti: Consigli di benessere alimentare

Soprattutto d'estate quando si suda di più e la gente pensa che un integratore vitaminico sia la soluzione più idonea ed innocua al problema.