Soia e testosterone

Tra le popolazioni asiatiche l'incidenza di patologie come il cancro è più bassa rispetto ai paesi occidentali. Questo è stato ipotizzato poter accadere per tre motivi:

1) La cucina asiatica è meno ricca di grassi (i grassi forniscono molte calorie ed un tessuto tumorale è un tessuto che richiede una grande quantità di calorie)

2) Gli asiatici consumano grandi quantità di grassi omega-3 grazie alla loro abitudine di consumare regolarmente carni ittiche. Gli omega-3 sono protettori verso l'insorgere del cancro.

3) Consumano un elevato numero di cibi a base di soia. La soia e i suoi derivati contengono sostante, gli isoflavoni, che proteggono contro le malattie vascolari e anche contro il cancro. Gli isoflavoni hanno una struttura simile a quella degli estrogeni che possono così rimpiazzare in vivo nel corpo umano. Siccome un'alta quantità di estrogeni nel corpo è stata correlata con patologie come cancro alla mammella e alla prostata gli isoflavoni sostituendosi agli estrogeni ne diminuiscono la capacità di danno.

In uno studio sono state date focaccine a base di farina di soia a degli uomini per 3 volte al giorno (120mg di isoflavoni di soia). I risultati stabilirono che queste persone presentavano un abbassamento dei livelli di testosterone nel siero ed una minore suscettibilità del colesterolo da LDL a venire ossidato. Questi due effetti paiono proteggere la popolazione maschile dall'incidenza del cancro alla prostata.

In un altro studio fatto con topi dimostrò che i topi che consumavano prodotti di soia avevano meno facilità di accumulare grasso superfluo e inoltre diminuivano i livelli di DHT (diidrotestosterone) in quanto i prodotti di soia inibiscono la 5-alfa reduttasi che converte il testosterone in DHT.