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Lattosio ed intolleranze
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Lattosio ed intolleranze
Interessante articolo preso da mypersonaltrainer sul lattosio (digestione, assimilazione, intolleranze):
Intolleranza al lattosio
Vedi anche: latte senza lattosio - lattosio negli alimenti - allergia al latte - sintomi intolleranza al lattosio - lattasi
L'intolleranza al lattosio è una condizione in cui il consumo di latte e latticini provoca una reazione non allergica che si manifesta con disturbi gastrointestinali come gonfiore, dolore crampiforme e saltuaria diarrea. La colpa è da attribuirsi alla mancanza o alla riduzione degli enzimi deputati alla digestione del lattosio, cioè dello zucchero contenuto nel latte e nei suoi derivati. Questi enzimi, presenti nell' "orletto a spazzola" delle cellule intestinali e chiamati lattasi, sono deputati alla scissione del lattosio nei due zuccheri che lo costituiscono: il galattosio ed il glucosio. Il primo è essenziale per la formazione delle strutture nervose nel bambino, il secondo rappresenta il substrato energetico primario dell'organismo. Per essere digerito, il lattosio deve necessariamente essere scisso in queste due unità più semplici.
Il problema dell'intolleranza al lattosio è più diffuso tra gli asiatici e gli orientali, mentre gli europei sono generalmente più resistenti rispetto alle altre popolazioni.
In alcuni e rari casi, l'intolleranza al lattosio può essere dovuta non tanto alla carenza di lattasi, quanto alla deficienza degli enzimi proteolitici necessari alla digestione delle proteine del latte.
Sintomi. In presenza di un deficit congenito o acquisito di lattasi, lo zucchero del latte non può essere digerito e a livello intestinale, essendo osmoticamente attivo, si accumula richiamando liquidi; questo effetto, associato alla sua fermentazione da parte dalla flora microbica locale, dà origine ai fenomeni tipici dell'intolleranza al lattosio (meteorismo, flatulenza, diarrea, nausea, spossatezza ecc.); tali sintomi compaiono rapidamente nel momento in cui si ingeriscono cibi che contengono questo zucchero (latte, ma anche creme, panna, burro non chiarificato, formaggi freschi e bevande a base di latte).
Classificazione. L'intolleranza al lattosio può essere primaria oppure secondaria e transitoria. Nel primo caso l'organismo non produce le lattasi per un difetto genetico, per questo motivo i sintomi dell'intolleranza si manifestano già nella prima infanzia. Quando tale deficit non sussiste l'organismo può comunque soffrire di una intolleranza transitoria, detta secondaria, per la temporanea perdita dell'enzima. Infezioni o lesioni del tratto gastrointestinale e mutazioni dietetiche repentine sono i più comuni fattori causali alla base di tale condizione. La lattasi, infatti, è considerata un enzima inducibile, capace cioè di aumentare numericamente in rapporto alla stimolazione del suo substrato. In altre parole, quando la dieta prevede soltanto una modesta e saltuaria introduzione di latte e latticini, la stimolazione alimentare può rappresentare uno stimolo insufficiente per una sintesi di lattasi adeguata alle temporanee necessità.
Anche una celiachia non diagnosticata, a causa del processo degenerativo che interessa la superficie intestinale deputata all'assorbimento dei nutrienti, può essere alla base di una intolleranza al lattosio.
Diagnosi. Qualora si sospetti un'intolleranza al lattosio, questa può essere facilmente smascherata dal cosiddetto test del respiro o breath test. Tramite questo esame si valuta la concentrazione di idrogeno nell'aria espirata dopo un carico di lattosio. Dal momento che la fermentazione dello zucchero indigerito produce idrogeno che viene prontamente riassorbito dalle pareti intestinali ed eliminato con la respirazione, in caso di intolleranza al lattosio si osserva un picco di concentrazione di idrogeno nell'aria espirata.
Cura e terapia. In presenza di una intolleranza secondaria al lattosio il primo approccio è quello di consumare latte e latticini in piccole quantità, per poi aumentarle progressivamente in modo da stimolare la produzione di lattasi.
Per consentire l'utilizzo di latte anche a tutti coloro che soffrono di intolleranze nei suoi confronti, in commercio sono presenti latti delattosati in cui il lattosio si trova, per la maggior parte (70-75%), già scisso in glucosio e galattosio. In alternativa, ci si può "accontentare" del latte di soia o di quello ricavato dal riso. Anche lo yogurt, grazie alla fermentazione del lattosio operata dai fermenti che contiene, è generalmente ben tollerato. Infine, chi soffre di intolleranze al lattosio, può beneficiare del consumo di alimenti probiotici (yogurt "speciali" o particolari fermenti lattici liofilizzati).
È possibile controllare ed evitare i sintomi derivati dall'intolleranza al lattosio ponendo attenzione nell'evitare di assumere alimenti che lo contengono, soprattutto latte e formaggi freschi; gli intolleranti al latte sembrano invece sopportare in modo positivo la somministrazione di formaggi stagionati e yogurt. Non esiste alcun farmaco in grado di invertire il disturbo, pertanto il paziente deve ridurre la quantità di lattosio introdotta con la dieta, cercando di evitare la carenza di calcio; per sfuggire a questo inconveniente, è consigliabile arricchire la dieta con integratori di calcio.
Ad ogni modo, nonostante l'intolleranza al lattosio non possa essere curata definitivamente con i farmaci, è possibile assumere sostituti enzimatici formulati con lattasi; come abbiamo analizzato, infatti, un soggetto intollerante al latte presenta una deficienza di enzimi lattasi, pertanto un'integrazione specifica, pur non risolvendo il problema completamente, può attenuare i sintomi.
Intolleranza al lattosio
Vedi anche: latte senza lattosio - lattosio negli alimenti - allergia al latte - sintomi intolleranza al lattosio - lattasi
L'intolleranza al lattosio è una condizione in cui il consumo di latte e latticini provoca una reazione non allergica che si manifesta con disturbi gastrointestinali come gonfiore, dolore crampiforme e saltuaria diarrea. La colpa è da attribuirsi alla mancanza o alla riduzione degli enzimi deputati alla digestione del lattosio, cioè dello zucchero contenuto nel latte e nei suoi derivati. Questi enzimi, presenti nell' "orletto a spazzola" delle cellule intestinali e chiamati lattasi, sono deputati alla scissione del lattosio nei due zuccheri che lo costituiscono: il galattosio ed il glucosio. Il primo è essenziale per la formazione delle strutture nervose nel bambino, il secondo rappresenta il substrato energetico primario dell'organismo. Per essere digerito, il lattosio deve necessariamente essere scisso in queste due unità più semplici.
Il problema dell'intolleranza al lattosio è più diffuso tra gli asiatici e gli orientali, mentre gli europei sono generalmente più resistenti rispetto alle altre popolazioni.
In alcuni e rari casi, l'intolleranza al lattosio può essere dovuta non tanto alla carenza di lattasi, quanto alla deficienza degli enzimi proteolitici necessari alla digestione delle proteine del latte.
Sintomi. In presenza di un deficit congenito o acquisito di lattasi, lo zucchero del latte non può essere digerito e a livello intestinale, essendo osmoticamente attivo, si accumula richiamando liquidi; questo effetto, associato alla sua fermentazione da parte dalla flora microbica locale, dà origine ai fenomeni tipici dell'intolleranza al lattosio (meteorismo, flatulenza, diarrea, nausea, spossatezza ecc.); tali sintomi compaiono rapidamente nel momento in cui si ingeriscono cibi che contengono questo zucchero (latte, ma anche creme, panna, burro non chiarificato, formaggi freschi e bevande a base di latte).
Classificazione. L'intolleranza al lattosio può essere primaria oppure secondaria e transitoria. Nel primo caso l'organismo non produce le lattasi per un difetto genetico, per questo motivo i sintomi dell'intolleranza si manifestano già nella prima infanzia. Quando tale deficit non sussiste l'organismo può comunque soffrire di una intolleranza transitoria, detta secondaria, per la temporanea perdita dell'enzima. Infezioni o lesioni del tratto gastrointestinale e mutazioni dietetiche repentine sono i più comuni fattori causali alla base di tale condizione. La lattasi, infatti, è considerata un enzima inducibile, capace cioè di aumentare numericamente in rapporto alla stimolazione del suo substrato. In altre parole, quando la dieta prevede soltanto una modesta e saltuaria introduzione di latte e latticini, la stimolazione alimentare può rappresentare uno stimolo insufficiente per una sintesi di lattasi adeguata alle temporanee necessità.
Anche una celiachia non diagnosticata, a causa del processo degenerativo che interessa la superficie intestinale deputata all'assorbimento dei nutrienti, può essere alla base di una intolleranza al lattosio.
Diagnosi. Qualora si sospetti un'intolleranza al lattosio, questa può essere facilmente smascherata dal cosiddetto test del respiro o breath test. Tramite questo esame si valuta la concentrazione di idrogeno nell'aria espirata dopo un carico di lattosio. Dal momento che la fermentazione dello zucchero indigerito produce idrogeno che viene prontamente riassorbito dalle pareti intestinali ed eliminato con la respirazione, in caso di intolleranza al lattosio si osserva un picco di concentrazione di idrogeno nell'aria espirata.
Cura e terapia. In presenza di una intolleranza secondaria al lattosio il primo approccio è quello di consumare latte e latticini in piccole quantità, per poi aumentarle progressivamente in modo da stimolare la produzione di lattasi.
Per consentire l'utilizzo di latte anche a tutti coloro che soffrono di intolleranze nei suoi confronti, in commercio sono presenti latti delattosati in cui il lattosio si trova, per la maggior parte (70-75%), già scisso in glucosio e galattosio. In alternativa, ci si può "accontentare" del latte di soia o di quello ricavato dal riso. Anche lo yogurt, grazie alla fermentazione del lattosio operata dai fermenti che contiene, è generalmente ben tollerato. Infine, chi soffre di intolleranze al lattosio, può beneficiare del consumo di alimenti probiotici (yogurt "speciali" o particolari fermenti lattici liofilizzati).
È possibile controllare ed evitare i sintomi derivati dall'intolleranza al lattosio ponendo attenzione nell'evitare di assumere alimenti che lo contengono, soprattutto latte e formaggi freschi; gli intolleranti al latte sembrano invece sopportare in modo positivo la somministrazione di formaggi stagionati e yogurt. Non esiste alcun farmaco in grado di invertire il disturbo, pertanto il paziente deve ridurre la quantità di lattosio introdotta con la dieta, cercando di evitare la carenza di calcio; per sfuggire a questo inconveniente, è consigliabile arricchire la dieta con integratori di calcio.
Ad ogni modo, nonostante l'intolleranza al lattosio non possa essere curata definitivamente con i farmaci, è possibile assumere sostituti enzimatici formulati con lattasi; come abbiamo analizzato, infatti, un soggetto intollerante al latte presenta una deficienza di enzimi lattasi, pertanto un'integrazione specifica, pur non risolvendo il problema completamente, può attenuare i sintomi.
Ultima modifica di Conan il Sab Mar 31, 2012 4:18 am - modificato 1 volta.
Re: Lattosio ed intolleranze
Lattosio negli alimenti
Il lattosio è un disaccaride (uno zucchero) prodotto dalla ghiandola mammaria dei mammiferi. E' costituito da due monosaccaridi, il glucosio ed il galattosio, ed è presente in concentrazioni variabili nel latte e nei suoi derivati.
Come riportato in tabella, un litro di latte vaccino contiene all'incirca 50 grammi di lattosio. Tale quantità diminuisce nello yogurt e nei formaggi freschi, fino ad azzerarsi nei formaggi più stagionati a pasta dura.
A livello industriale, il lattosio viene aggiunto durante la preparazione di vari alimenti, sia come tale che sottoforma di latte in polvere. Per questo motivo lo ritroviamo non solo nei latticini, ma anche in altri prodotti alimentari, come salumi, gnocchi di patate, salse, budini, pane, alcuni cibi in scatola, prodotti da forno, pasticcini, minestre, cioccolato al latte e caramelle alla panna. Le persone che soffrono di una severa intolleranza al lattosio dovrebbero quindi prestare particolare attenzione all'elenco degli ingredienti riportato in etichetta.
Durante la produzione del latte delattosato (privo di lattosio) viene addizionato artificialmente l'enzima lattasi, che agisce esattamente come l'analoga proteina umana decomponendo il lattosio nei due monosaccaridi che lo compongono. Dal momento che il potere dolcificante di questi due zuccheri facilmente assorbibili è lievemente superiore, il latte privo di lattosio ha un sapore leggermente dolce.
Intolleranza al lattosio
Nelle persone che soffrono di questo disturbo, durante i processi digestivi il lattosio ingerito non viene scomposto nei due monosaccaridi che lo costituiscono, a causa di una deficienza parziale o assoluta dell'enzima digestivo lattasi. La quota non digerita, come tale inassorbibile, prosegue il suo viaggio lungo l'intestino provocando disturbi come senso di pienezza, mal di pancia, gonfiori e diarrea.
Il lattosio è un disaccaride (uno zucchero) prodotto dalla ghiandola mammaria dei mammiferi. E' costituito da due monosaccaridi, il glucosio ed il galattosio, ed è presente in concentrazioni variabili nel latte e nei suoi derivati.
Come riportato in tabella, un litro di latte vaccino contiene all'incirca 50 grammi di lattosio. Tale quantità diminuisce nello yogurt e nei formaggi freschi, fino ad azzerarsi nei formaggi più stagionati a pasta dura.
A livello industriale, il lattosio viene aggiunto durante la preparazione di vari alimenti, sia come tale che sottoforma di latte in polvere. Per questo motivo lo ritroviamo non solo nei latticini, ma anche in altri prodotti alimentari, come salumi, gnocchi di patate, salse, budini, pane, alcuni cibi in scatola, prodotti da forno, pasticcini, minestre, cioccolato al latte e caramelle alla panna. Le persone che soffrono di una severa intolleranza al lattosio dovrebbero quindi prestare particolare attenzione all'elenco degli ingredienti riportato in etichetta.
Durante la produzione del latte delattosato (privo di lattosio) viene addizionato artificialmente l'enzima lattasi, che agisce esattamente come l'analoga proteina umana decomponendo il lattosio nei due monosaccaridi che lo compongono. Dal momento che il potere dolcificante di questi due zuccheri facilmente assorbibili è lievemente superiore, il latte privo di lattosio ha un sapore leggermente dolce.
Intolleranza al lattosio
Nelle persone che soffrono di questo disturbo, durante i processi digestivi il lattosio ingerito non viene scomposto nei due monosaccaridi che lo costituiscono, a causa di una deficienza parziale o assoluta dell'enzima digestivo lattasi. La quota non digerita, come tale inassorbibile, prosegue il suo viaggio lungo l'intestino provocando disturbi come senso di pienezza, mal di pancia, gonfiori e diarrea.
Re: Lattosio ed intolleranze
Lattasi
La lattasi è un enzima deputato alla digestione dello zucchero caratteristico del latte; in termini più tecnici questa proteina è deputata all'idrolisi enzimatica del lattosio in glucosio e galattosio:
lattosio + H2O → galattosio + glucosio
Il lattosio è uno zucchero, un disaccaride tipico del latte e dei suoi derivati. In cento grammi di latte vaccino ne troviamo circa 5 grammi, mentre nel latte materno il contenuto percentuale sfiora il 7% in peso.
Nell'uomo, l'enzima lattasi abbonda nei microvilli (orletto a spazzola) dell'intestino tenue, che com'è noto tappezzano i villi intestinali aumentando la superficie assorbente. In questa stessa sede si trovano altre disaccaridasi, proteine ad azione enzimatica simile a quella della lattasi deputate alla digestione dei disaccaridi come il saccarosio (il normale zucchero da cucina) ed il maltosio.
Le condizioni ottimali per l'attività lattasica si hanno a temperature di 48°C e a pH vicini alla neutralità (6,5).
http://www.my-personaltrainer.it/fisiologia/lattasi.html
La lattasi è un enzima deputato alla digestione dello zucchero caratteristico del latte; in termini più tecnici questa proteina è deputata all'idrolisi enzimatica del lattosio in glucosio e galattosio:
lattosio + H2O → galattosio + glucosio
Il lattosio è uno zucchero, un disaccaride tipico del latte e dei suoi derivati. In cento grammi di latte vaccino ne troviamo circa 5 grammi, mentre nel latte materno il contenuto percentuale sfiora il 7% in peso.
Nell'uomo, l'enzima lattasi abbonda nei microvilli (orletto a spazzola) dell'intestino tenue, che com'è noto tappezzano i villi intestinali aumentando la superficie assorbente. In questa stessa sede si trovano altre disaccaridasi, proteine ad azione enzimatica simile a quella della lattasi deputate alla digestione dei disaccaridi come il saccarosio (il normale zucchero da cucina) ed il maltosio.
Le condizioni ottimali per l'attività lattasica si hanno a temperature di 48°C e a pH vicini alla neutralità (6,5).
http://www.my-personaltrainer.it/fisiologia/lattasi.html
Re: Lattosio ed intolleranze
Non sono riuscito a trovare la quantità (teorica) di lattosio per saturare la capacità dell'enzima lattasi, e neanche quanto tempo impiega l'enzima a scindere il lattosio nei due monosaccaridi digeribili. Poteva essere interessante per capire quanto lattosio (quindi latte) si può assumere nell'arco delle 24 ore e con che frequenza tra le somministrazioni per evitare problemi derivanti dalla non sufficiente efficienza dell'enzima.
In realtà pare che, comunque, continuando ad inserire lattosio nella dieta anche in età adulta l'enzima non subisca cali importanti tali da creare problemi di digeribilità del lattosio (infatti l'enzima è dose-dipendente, ovvero più lattosio si assume più lattasi viene prodotta).
In realtà pare che, comunque, continuando ad inserire lattosio nella dieta anche in età adulta l'enzima non subisca cali importanti tali da creare problemi di digeribilità del lattosio (infatti l'enzima è dose-dipendente, ovvero più lattosio si assume più lattasi viene prodotta).
Re: Lattosio ed intolleranze
Bel thread
Da intollerante al lattosio posso aggiungere che ci sono alimenti che possono dare problemi come:
Le Whey Microfoltrate o Concentrate (Le Isolate vanno bene)
Lo Yogurt che ha come ingredienti "Latte in Polvere o Proteine del Latte"
Alcuni alimenti che contengono un po di lattosio come Broccoli -Cipolle - Uova e Pere (Personalmente avevo problemi solo con i broccoli)
È tutto Vi ringrazio per la cortese attenzione ... E arrivederci
Da intollerante al lattosio posso aggiungere che ci sono alimenti che possono dare problemi come:
Le Whey Microfoltrate o Concentrate (Le Isolate vanno bene)
Lo Yogurt che ha come ingredienti "Latte in Polvere o Proteine del Latte"
Alcuni alimenti che contengono un po di lattosio come Broccoli -Cipolle - Uova e Pere (Personalmente avevo problemi solo con i broccoli)
È tutto Vi ringrazio per la cortese attenzione ... E arrivederci
kurosaki-san- Esperto
- Messaggi : 1662
Data d'iscrizione : 27.04.12
Età : 30
Località : Karakura Town
Re: Lattosio ed intolleranze
ma gli intolleranti al lattosio che tipo di "effetti "hanno sul loro corpo se assumo alimenti con lattosio?
Luchè91- Principiante
- Messaggi : 120
Data d'iscrizione : 19.07.12
Re: Lattosio ed intolleranze
Gonfiore&Dolore addominale (a me prende proprio sotto la costola sinistra ) Poi si fanno piu flatulenze (che di solito , perdonami il termine, puzzano di uovo andato a male) ... Poi c'è chi corre al bagno e chi non ci va per qualche giorno.... Insomma un gran disordine intestinale
Come ultimo sintomo aggiungerei il mal di testa ... E basta cosi
Come ultimo sintomo aggiungerei il mal di testa ... E basta cosi
kurosaki-san- Esperto
- Messaggi : 1662
Data d'iscrizione : 27.04.12
Età : 30
Località : Karakura Town
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