L'elettrostimolatore serve davvero?

L'elettrostimolazione o ginnastica passiva si basa sull'invio di una scossa a basso livello di voltaggio al muscolo, questa scossa simula il normale impulso nervoso che viene inviato dal cervello alla placca otrice (anch'esso è un segnale elettrico) e il muscolo si contrae.
Con gli elettrostimolatori c'è la possibilità di variare la frequenza e la forza dell'impulso in base alle proprie necessità per simulare al meglio il normale lavoro che si svolgerebbe con l'attività fisica. Ma questo lavoro è veramente uguale a quello naturale? In realtà no e tutte quelle pubblicità che promettono risultati visibili in termini di massa, forza e dimagrimento con il solo uso dell'elettrostimolatore sono false.
Il solo simulare l'impulso elettrico comporta tutta una serie di modifiche in meno rispetto alla normale contrazione volontaria e non c'è quel tipo di adattamento allo stimolo che invece avviene in condizioni di allenamento normale, la respirazione non varia quindi difficilmente si riuscirà ad andare in anerobiosi (e infatti con l'elettrostimolatore l'acido lattico in pratica non si produce) o in aerobiosi (e infatti il fantomatico consumo dei grassi e dimagrimento tanto pubblicizzato non si può verificare), non avviene ipertrofia/iperplasia o capilarrizzazione in maniera sufficiente.
L'elettrostimolazione serve solo in casi di recupero post-infortunio o per persone anziane o fortemente debilitate che hanno problemi muscolari o di origine traumatica quando una tipologia di lavoro passiva e non molto impegnativa per l'individuo aiutano e velocizzano il recupero ma se siete in forze, sani e senza problemi di mobilità allora l'esercizio fisico attivo è 1000 volte meglio dal punto di vista dei risultati.
Nessuno è mai riuscito a dimagrire e mantenersi/rimettersi in forma stando seduto sul divano a guarda la tv con l'elettrostimolatore attaccato.